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martedì 19 Marzo 2024
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    Ferrone, cane sbranato: è il secondo nelle ultime settimane nella nostra zona

    Sul posto anche gli agenti della polizia locale di Greve in Chianti: ma sui resti dell'animale nessun microchip. Rilanciamo i consigli dell'esperto: "Animali in casa, soprattutto la notte"

    FERRONE (GREVE IN CHIANTI-IMPRUNETA) – Un cane sbranato, molto probabilmente da un lupo, o da un branco di lupi. Nella zona di Poneta, al Ferrone.

    Siamo, peraltro, nei pressi del cancello d’ingresso di una villa. Difficile stabilire se sia stato predato lì o se qui sia stato trascinato in seguito.

    Le immagini, che abbiamo girato agli esperti, lasciano pochi dubbi sul predatore.

    E’ il secondo (almeno di quelli che hanno segnalato a noi) nelle ultime settimane nella nostra zona.

    A metà gennaio, infatti, un altro cane era stato ritrovato così in fondo alla discesa di Sant’Anna, fra Mercatale e Montefiridolfi.

    Nessun allarme, deve essere chiaro fin da subito. Ma la presenza dei lupi nel nostro territorio è un dato di fatto ormai da anni.

    La carcassa rinvenuta a metà gennaio fra Mercatale e Montefiridolfi

    Quindi, per quanto possibile, nel caso di animali come cani e gatti, devono essere prese delle accortezze.

    Come, ad esempio, cercare di non lasciarli in alcun modo fuori la notte.

    Lo dicono gli esperti, come potete leggere nell’articolo qui sotto.

    Lupi nei contesti urbanizzati: i consigli dell’esperto su cani e gatti. E su cibo e rifiuti

    Nel caso specifico, siamo stati avvisati da una telefonata di una donna nella mattinata di oggi, martedì 31 gennaio: “Abito in località Poneta, come tutte le mattine mi reco a lavoro con mio marito”.

    “Mentre stavamo transitando all’altezza della villa di Poneta – ha proseguito – ho notato qualcosa al limite della strada, una carcassa di un animale”.

    “Ho chiesto a mio marito di fermarsi – ci ha detto ancora la signora – per andare a vedere di cosa si trattava. Ho pensato a un capriolo, ma quando ci siamo avvicinati ci siamo trovati davanti alla carcassa di un cane, o perlomeno a quello che rimaneva: solo dalla testa abbiamo capito di quale animale si trattava”.

    Ci siamo così recati sul posto, ed effettivamente abbiamo avuto la conferma. Quel che rimaneva dell’animale faceva chiaramente presumere dal suo incontro con il lupo (o i lupi).

    Siamo andati a suonare il campanello in quelle poche abitazioni dei dintorni, per capire se qualcuno avesse smarrito il proprio cane, ma senza risultato.

    Una residente ci ha indicato di sentire una famiglia poco distante, perché spesso il loro cane scappa dalla recinzione, ma non si trattava del loro.

    Ieri sera, lunedì 30 gennaio, sui social era apparso l’annuncio di un cane vagante proprio in questa zona: dalla foto e dal confronto con la carcassa, però, non sembrerebbe lo stesso animale.

    Abbiamo quindi avvisato la polizia locale del Comune di Greve in Chianti: l’unica speranza era che tra i pochi resti ci fosse rimasto il microchip, ammesso che lo avesse posseduto.

    La polizia locale è arrivata a Poneta, ma dopo un attento esame gli agenti non hanno rilevato la presenza di alcun microchip.

    Adesso non rimane altro che il proprietario lo riconosca dalle foto che possiamo pubblicare (alcune sono in bianco e nero per le condizioni dell’animale).

    Ieri ci dicono che era l’ultimo giorno di caccia, e che in molti hanno battuto la zona di Poneta. Che sia il cane di uno di questi cacciatori perso durante la battuta?

    L’INTERVISTA / La presenza dei lupi nel territorio chiantigiano spiegata dal dottor Duccio Berzi

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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