BAGNO A RIPOLI-GREVE IN CHIANTI – E’ stato scarcerato il 28enne fermato dalle forze dell’ordine per l’investimento mortale avvenuto il 10 gennaio scorso all’Antella, in via Brigate Partigiane, costato la vita a Eloy Baca Eslava, 60 anni, cittadino ripolese di origine peruviana.
Il giudice ha convalidato il fermo senza ritenere che dovesse restare (siamo sempre in una fase iniziale del percorso di indagini e poi giudiziario) in carcere.
Per l’uomo, indagato per omicidio stradale (aggravato dalla fuga), è stato disposto l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria e il ritiro del passaporto.
Una misura, quella del ritiro del passaporto, resasi necessaria oltremodo visto che il 28enne, di professione cameriere in un ristorante nel comune di Greve in Chianti ma di origine marocchina, sarebbe a rischio fuga.
Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri che hanno fin da subito indagato su quanto avvenuto, la causa dell’investimento sarebbe da ricondursi all’alta velocità con la quale il 28enne stava conducendo la sua Fiat Punto.
Eloy, inoltre, sarebbe stato investito mentre stava attraversando sulle strisce pedonali, in questa è che la principale strada di accesso al paese dell’Antella (venendo da Ponte a Ema).
Sull’asfalto sono stati trovati frammenti di plastica compatibili con il faro di una vettura, ma nessun segno di frenata.
Dopo una rapida analisi delle telecamere di zona, i carabinieri hanno individuato auto e proprietario. Che è stato sottoposto al primo fermo.
Difeso dall’avvocato Umberto Schiavotti, il 28enne residente a San Polo in Chianti avrebbe dichiarato di non aver visto nessuno, e di aver ricondotto quel colpo sulla vettura a un animale.
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