Nel piccolo borgo di Lucolena è presente da anni una piccola, ma fornita farmacia che fa capo a quella di Greve in Chianti.
Comoda per i cittadini e collocata in piazza a portata di tutti.
La farmacia è aperta tutti i giorni, con precisi orari e con la possibilità di prenotare medicine ed appuntamenti.
La farmacista ormai conosciuta da tutti noi, conosce ogni cittadino ed è l’unica a quanto pare che permette l’apertura e, forse, l’esistenza della farmacia a Lucolena.
Sì perché quando la nostra cara farmacista, giustamente, va in ferie, la farmacia a Lucolena rimane chiusa per alcuni giorni creando disagio a chi ha bisogno di un servizio che, se presente, deve funzionare.
Non conosco e non è un mio compito conoscere le dinamiche di sostituzioni o cambi di turno, so per certo però che Lucolena dista da Greve dieci/quindici minuti di auto.
E pochi chilometri servono per garantire l’apertura di una farmacia sulla quale i cittadini fanno affidamento.
E senza la quale devono prendere la macchina e andare nella farmacia più vicina nella speranza di trovare quello che cercano (sempre sperando che quel cittadino abbia la macchina e la possibilità di spostarsi).
Indubbiamente non è semplice trovare chi è disponibile a venire quassù, ma penso che a Greve non sia mai capitato di chiudere alcuni giorni perché tutto il personale è in ferie.
Queste piccole attività a Lucolena hanno senso se funzionano, questo vale anche per tutte le altre che non chiudono mai, ma tuttalpiù si organizzano con semplici sostituzioni del personale.
D’altronde il lavoro è lavoro no?
Alessia Anichini
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