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lunedì 2 Ottobre 2023
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    Critici i “grillini” grevigiani: “Hanno votato un documento senza sapere quali siano i risparmi e i miglioramenti”

    GREVE IN CHIANTI – Anche il MoVimento 5 Stelle di Greve in Chianti, così come ha fatto nei giorni scorsi il Centrosinistra grevigiano (clicca qui per leggere l'articolo) critica le modalità con le quali il consiglio comunale ha votato il protocollo d'intesa che sancisce l'ingresso di Greve in Chianti nell'Unione dei Comuni con Tavarnelle, Barberino Val d'Elsa e San Casciano.

     

    "Un documento – dicono quelli del M5S – privo di qualsiasi fonte che rilevasse l’effettivo risparmio e miglioramento dei servizi che andranno in integrazione, molti dei quali sono servizi importanti, per esempio quello socio-sanitaro e casa”.

     

    "Ci sarebbe piaciuto dare il nostro contributo – ricordano – se appunto tale documento fosse stato non solo “politico”, come è stato evidenziato dalla maggioranza, ma di sostanza, cioè con cifre ed esempi concreti che descrivessero l’effettivo risparmio e miglioramento di gestione di tali servizi".

     

    "Questo documento inoltre – tengono a dire – non era stato presentato neanche nella riunione preliminare della conferenza dei capigruppo indetta dal nostro presidente del consiglio comunale Giulio Saturnini, dove si è parlato invece della volontà di costituire le Consulte tematiche".

     

    "Dunque – accusano – mai ci saremmo aspettati di dover avere in votazione un documento di così rilevante importanza quale questo Protocollo d’Intesa è, visto che cambierà in maniera sostanziale la gestione di molti dei nostri servizi, finora governati autonomamente. Non ce la siamo sentita di votare il solito documento politico pieno d’intenti ma assolutamente privo di contenuti sostanziali".

     

    "Un voto alla cieca dunque – rilanciano – un avvio di un  percorso con degli obiettivi ambiziosi senza traccia di una benché minima elaborazione di tale percorso. Inoltre, noi pensiamo che scelte così importanti debbano essere condivise con i cittadini attraverso assemblee e quant’altro, prima dell’approvazione".

     

    "A noi non piacciono le deleghe in bianco – spiegano ancora quelli del M5S – che il consigliere comunale o l’assessore ricevono attraverso il voto e le preferenze dei cittadini, come invece sembra gradire il capogruppo del Pd Roberto Fossi che ne ha fatto menzione durante il consiglio comunale. Diversamente crediamo che il cittadino debba essere comunque sempre coinvolto e interpellato, soprattutto per questioni di una così grande rilevanza. Insomma, una voto affrettato e di prassi, forse per rincorrere la votazione già effettuata la scorsa settimana di tale documento da parte dell’amministrazione Pescini di San Casciano".

     

    "Tanto di prassi si è trattato – concludono – che se anche avessimo voluto proporre modifiche al documento non sarebbe stato possibile, visto che era già stato approvato dal Comune di San Casciano. Se ne evince che per quanto riguarda le opposizioni, dunque, non si rispetta neanche il principio della delega rappresentativa".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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