TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Era fuori Impruneta per un impegno istituzionale ma, richiamato dalla vicesindaca Laura Cioni, che si è precipitata a Tavarnuzze dopo le prime notizie dell’accoltellamento a Villa Monticini, ha fatto subito rientro.
Il sindaco di Impruneta, Riccardo Lazzerini, è così arrivato nel centro d’accoglienza lungo la via Cassia poco prima che arrivasse la notizia che l’omicidio del pomeriggio si era trasformato in un omicidio-suicidio.
Poiché poco prima delle 20 è arrivata la notizia che anche l’omicida era deceduto.
“L’episodio accaduto al centro SAI (centro accoglienza di secondo livello) di Tavarnuzze ci ha lasciato sconvolti – queste le parole di Lazzerini – e colpisce un territorio che non ha mai avuto a che fare con fatti di questa gravità”.
“Mi permetto di parlare a nome di tutta la comunità – riprende – che in questi anni ha sempre accolto questi ragazzi a braccia aperte. Il centro è attivo da oltre dieci anni ed é gestito in modo magistrale dalla Caritas Diocesana di Firenze”.
“Lo dimostra il fatto – sottolinea – che molti degli ospiti della struttura, si integrano perfettamente nella nostra società, anche con esempi di ragazzi che prestano servizio nella stessa Pubblica Assistenza di Tavarnuzze”.
“Come amministrazione comunale – conclude – e a nome di tutta la comunità, mi sento di interpretare il dolore dell’accaduto, seguiremo i prossimi eventi per capire quale sia stato l’effetto scatenante di questa tragedia”.
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