IMPRUNETA – Ci siamo. Finalmente. L'adrenalina sale a mille, le emozioni si sovrappongono in queste ultime ore di lavoro nelle aree rionali.
Domenica 27 settembre è arrivata. Dalle 15 si sfila in piazza Buondelmonti: i quattro rioni (Fornaci, Sant'Antonio, Pallò, Sante Marie) portano davanti a migliaia di persone il frutto di mesi di fatica e impegno, amplificati all'ennesima potenza nel settembre più pazzo della provincia di Firenze (e non solo…).
Ed eccole, le indiscrezioni finali. I temi scelti dai progetti votati sui rioni durante l'inverno, i racconti che si snoderanno davanti al pubblico e alla giuria di dieci persone (scelte, dopo le polemiche degli ultimi giorni, come da regolamento, al di fuori delle province di Firenze e Prato).
Il rione del Sant'Antonio, vincitore lo scorso anno (in foto il carro 2014), scende in piazza con "Il pittore e la sua terra".
Progettato da un gruppo di giovani rionali, racconta la storia di un pittore che non ha ispirazione. E la trova nella cultura contadina e nella sua storia emozionante e millenaria.
Lorenzo Rossi e Ilaria Dino sono invece i due progettisti per le Sante Marie: "Uva, opera della natura" il titolo, un parallelismo fra l'opera lirica, la musica e l'opera contadina. Per fare il vino, come per fare musica, ci vogliono passione, dedizione e precisione.
I verdi del rione del Pallò invece portano in piazza "Tra le pagine dell'uva", progettato da Lorenzo Ricceri, detto Ciuccia.
Tutto parte da un bibliotecario che, in una vecchia biblioteca apre un libro. E, un po' sulla scorta de "La Storia Infinita", inizia un percorso fantastico che porterà a scoprire… la chiave della vita. Che, ovviamente, è legata l'uva.
Infine il rione delle Fornaci si è ispirato a un grande classico con "Pinocchio e l'uva", progetto ideato da Nicola Nidiaci.
L'ispirazione nasce leggendo il passaggio in cui Pinocchio, tornando a casa dalla fatina, entra in una vigna per prendere dell'uva. E rimane alla tagliola finendo al posto di Melampo a fare la guardia ai polli.
Da qui parte la storia, incentrata su una similitudine: come la fatina trasformò un burattino in bambino, l'uomo trasforma l'uva… in vino.
Ci siamo. L'attesa è finita: anche dal Gazzettino del Chianti, buona sfilata e buona Festa dell'Uva.
Noi, ovviamente, saremo in piazza con le centinaia di rionali, pronti ad emozionarci e a incantarci. Una volta di più.
di Matteo Pucci
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