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mercoledì 29 Marzo 2023
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    “Il Comune di Impruneta adesso è pronto per celebrare le unioni civili”

    Il sindaco Alessio Calamandrei: "Ora è un diritto reale, piaccia o meno, che non lede nessun diritto degli altri"

    IMPRUNETA – Il Comune di Impruneta è pronto per accogliere le coppie di persone dello stesso sesso che desiderano contrarre unione civile ai sensi della Legge 76 del 20 maggio 2016.

     

    Stamani la giunta comunale ha approvato una delibera che riporta i luoghi e la procedura delle Unioni Civili. Sul sito del comune si può scaricare anche il modulo per la richiesta all’interno del menù “Servizi” – “Modulistica” la scheda per contrarre l’unione presso il Comune di Impruneta.

     

    Il luogo deputato alla celebrazione delle unioni civili sarà la sala del consiglio comunale, e le tariffe, qualora previste, saranno le stesse dei matrimoni di rito civile.

     

    Dopo aver consegnare all’Ufficio di Stato Civile la richiesta ufficiale debitamente compilata con i relativi documenti e prenderà il via l’iter amministrativo che si concluderà con la celebrazione dell’unione da parte del sindaco o di un suo delegato.

     

    “Finalmente la legge è stata approvata – dice il sindaco Alessio Calamandrei – ed il Comune si è attivato per consentire quanto normato dalla legge Cirinnà. L’Unione Civile è adesso un diritto realmente praticabile dai cittadini, quel diritto, piaccia o meno, che niente va a ledere nei confronti degli altri".

     

    "La risonanza mediatica che ha avuto l’approvazione della legge, si è in qualche modo placata una volta che la legge stessa è stata approvata – annuncia il sindaco – Già diverse persone si sono interessate per formalizzare la propria unione. Personalmente lo ritengo un passo importante per una società civile sempre più inclusiva, e che ha tolto l’Italia dall’imbarazzante posizione di coda che aveva su un argomento così delicato ma così importante per chi ne è coinvolto".

     

    "Confido – conclude – nell’applicazione della legge da parte di tutti i Comuni, piccoli e grandi, quanto prima per poter dare accesso ad un diritto riconosciuto dallo Stato che grazie all'impegno dell'onorevole Monica Cirinnà, è diventato legge".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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