TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Giovedì 4 agosto alle 9.30 si terrà presso il Palazzo di Giustizia a Novoli, l'udienza in merito al caso di Rosetta e Lucia, l'anziana e la figlia disabile "sfrattate" dalla loro casa occupata dalla ex badante.
Un caso che ha fatto infuriare centinaia, migliaia di cittadini: molti di loro saranno anche presenti fuori dal Palazzo di Giustizia per testimoniare la vicinanza alle due tavarnuzzine.
E propria alla vigila dell'udienza la Lega Nord lancia bordate contro l'amministrazione comunale imprunetina. Prima però, dice il coordinatore chiantigiano del Carroccio Lorenzo Somigili, "ci teniamo a rimarcare la nostra completa vicinanza a Rosetta e Lucia, perché la proprietà è un diritto sacrosanto, perché la legalità non è sindacabile, perché gli anziani hanno tutto il diritto di sentirsi sicuri in casa loro, perché infine l'impunità è foriera di altri episodi del genere".
"In questa vicenda incresciosa – accusa Somigli – non mancano le lacune della politica. Noi eravamo presenti a quello che è stato l'abbraccio di un'intera comunità, alla manifestazione di solidarietà tenutasi a Tavarnuzze (in foto, n.d.r.) e non ci è sfuggito l'impegno del sindaco: non avrebbe dovuto esserci un'ordinanza d'urgenza? Pur sapendo quanto siano insidiosi casi del genere non possiamo non ricordarlo".
"La legge – conclude Matteo Ottanelli, referente Lega Nord Impruneta – deve fare il suo corso secondo i tempi e le procedure consone, speriamo, pur tuttavia, che questa volta sia presente il legale della badante, prima mai pervenuto, e che il giudice sia favorevole alla richiesta di sfrattol formulata dalla figlia che ci sembra assolutamente corretta. Ci auguriamo con tutto il cuore che la vicenda possa essere archiviata affinché la vita di Rosetta e Lucia torni alla normalità il prima possibile"
di Redazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA