Gentile redazione,
Sono compiaciuto del percorso che la giunta di Impruneta sta mettendo in atto organizzando incontri di ascolto con le frazioni.
Credo che sia un modo per conoscere e affrontare i problemi più da vicino, oserei dire a “filiera corta” dove l’amministrazione si confronta con i problemi a volte anche in modo conflittuale, come è giusto che sia.
Ho letto le lamentele della signora a Bagnolo e francamente mi hanno un po’ colpito, ritengo che siano molto ingiuste.
Io vi partecipavo perché dopo una piccola raccolta di firme per problemi di viabilità e parcheggi a Montebuoni e Scopeti il sindaco ci ha invitati ad esporre i disagi di questa piccola frazione all’incontro di Bagnolo vista la vicinanza territoriale.
A noi l’incontro ci ha soddisfatti e la nostra sensazione è stata quella di essere ascoltati.
Innanzitutto io ricordo che l’incontro era a conclusione e la signora ha gentilmente chiesto se poteva fare un ultima domanda prima di sciogliere la riunione, ha fatto la domanda ed era sulla questione viabilità.
A quel punto la maggior parte delle persone si sono alzate e il sindaco ha chiesto di rimetterci a sedere perché voleva rispondere, ma nel frattempo non vi era più attenzione e le persone cominciavano a defluire o a discutere fra loro.
Io non so se qualcuno le ha chiesto chi la pagava ma di sicuro a me lo hanno chiesto tante volte quando in passato ho fatto parte di comitati di lotta ma mi sono sempre messo a ridere.
Ho visto anche persone insoddisfatte, perché le risposte della giunta non risolvevano i disagi espressi perché confliggevano nella burocrazia fra pubblico e privato e giustamente non si capacitavano, ma chi governa non può esimersi dalla legge, sic…
Io ho avuto la sensazione che questo confronto sulla viabilità diventa spesso violento anche nelle espressioni e fa perdere la lucidità a tutti ed ognuno ha le sue egoistiche ragioni quale esse siano, giuste o sbagliate, ma poi ad un certo punto va fatto il bene comune.
Carmelo Meli
©RIPRODUZIONE RISERVATA