Ho letto la lettera del cittadino mio omonimo che rispondeva ad un NCC che segnalava un problema di sicurezza relativo alla presenza di molti motociclisti non proprio disciplinati sulle strade del Chianti nei weekend.
Essendo io al tempo stesso NCC, motociclista da più di 40 anni con oltre 30 moto possedute ed essendo, diciamo, “chiantigiano onorario”, avendo abitato in Chianti per un decennio e non avendo mai smesso di frequentare la zona, per motivi sia personali che lavorativi, mi sono preso la briga di ricercare la prima segnalazione.
Che mi sento assolutamente di condividere: nel fine settimana, in Chianti come altrove invero, la presenza di motociclisti esageratamente concentrati sulla “guida sportiva” è un problema e non credo solo per chi come noi guida per professione ma anche se non soprattutto per altri utenti della strada magari meno scafati.
Caro omonimo, le ho fatte anche io le sparate a vita persa fra Poggibonsi e Castellina, ma erano altri tempi, altre condizioni, altro traffico.
Al bivio di Castellina ci si contava sulle dita, il traffico (di van e bus con turisti, ma anche di locali visto quanto è aumentata la popolazione che è uscita dai centri urbani più grandi) era un decimo e non c’erano tuti questi “valentinorossi” del sabato pomeriggio.
Io vado ancora e volentieri in moto ma per quanto possibile evito certe strade e certi giorni.
Quindi prima di tutto c’è un discorso di civile convivenza, educazione e sicurezza da prendere in considerazione.
La strada non è degli NCC, non è dei motociclisti, dei ciclisti, dei trattoristi o di nessun altro. E’ di tutti e ci sono regole cui tutti ci dobbiamo attenere.
Fra queste non c’è cronometrare la Quercegrossa-Castellina. Per quello a soli 20 km da Firenze c’è una pista da mondiale e garantisco che è molto più divertente e sicuro misurarsi lì, quantomeno si vede chi va davvero o chi è solo abbastanza stupido da rischiare di farsi e fare male ogni sabato pomeriggio, impegnando spesso mezzi di soccorso che potrebbero avere altro da fare.
Poi, credo che nessuno nel Chianti, sia fiorentino che senese, si possa dire non toccato, positivamente, dal fenomeno del turismo, che ha il suo impatto ma di certo è preferibile a quello di un cementificio.
Tutti, nessuno escluso, anche se non direttamente coinvolti, hanno ricadute economiche positive, perché il turismo ingenera un movimento di denaro che in qualche modo raggiunge tutti, anche solo per il valore immobiliare o per i servizi disponibili.
Lo capisco, irritano anche me quando trovo un serpentone di vespe a noleggio condotte da gente assolutamente incapace ma, come sopra, la strada è di tutti quindi abbozzo e sopporto, come magari sopporto il nonno di Lamole con la Panda del ’98 ed il cane nel bagagliaio.
Come sopporto i ciclisti che si mettono affiancati per 4 sulla Grevigiana, che ha il “difetto” di essere pianeggiante quindi adatta anche ai più scarsi.
I supermercati sono pieni? Forse i supermercati ci sono anche perché c’è una clientela che ci va e che ne giustifica l’esistenza, la Coop a Greve fino qualche decennio fa era nei locali dell’attuale farmacia… .
Stesso per San Casciano o Tavarnelle o Mercatale, per dire i primi che mi vengono in mente.
Già, gli automobilisti stranieri vanno piano ma anche perché generalmente rispettano i limiti in maniera pedissequa, cosa che noi tutti invece non facciamo troppo spesso… .
Con questo, non è che si debba accettare e tollerare qualsiasi comportamento purché fatto da e per il denaro dei turisti, assolutamente no, anche loro devono rispettare il posto che li ospita, ma questo vale anche per il motociclista, il ciclista o il camperista, vale per tutti.
Gli NCC, ufficiali o meno (perché tanti non sono nemmeno tali… ma è un altro discorso) devono a loro volta minimizzare l’impatto ed in qualche modo anche “educare” i loro ospiti, senza pretendere di caricare/scaricare ed attendere in ogni dove, però approfitto per dire una cosa.
A Greve in Chianti l’amministrazione comunale ha, meritoriamente, previsto 6/7 stalli di sosta dedicati agli NCC, ma questi sono spesso (sempre?) occupati da auto private che non ho mai visto multare, anzi, una volta la polizia locale mi disse che potevo parcheggiare senza problemi sulle righe blu senza pagare perché i nostri stalli erano occupati da auto private… .
Vorrei infine ricordare che l’NCC non è solamente un “servizio turistico”, come magari i van delle agenzie, delle strutture ricettive o chi altro, anche se all’atto pratico sono prevalentemente i turisti ad usufruirne, l’NCC è un elemento del Trasporto Pubblico non di Linea ed è quindi anche a disposizione dei cittadini e delle aziende del territorio.
Andrea Natali
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