Leggo con incredulità quello che è stato descritto e documentato sull’incidente al cinghiale.
Ma del malcapitato automobilista nessuno ha fatto parola? Ah no perché ci sono i segnali e doveva stare attento!
Ma sulla strada purtroppo spesso ora saltano all’improvviso cinghiali e caprioli e quando hai fortuna gli eviti, altrimenti sono guai.
Per rimuovere “l’infortunato” a quanto pare sono stati coinvolti quattro enti di competenza. Quanto è venuto a costare complessivamente l’intervento?
Una volta sarebbe stato semplice.
Ora fra leggi e regolamenti le campagne sono in “ostaggio” di lupi, cinghiali e caprioli; chi ha un gregge di pecore ne è vittima, come pure gli utenti delle strade.
Epilogo dopo quasi 16 ore: abbattuto il cinghiale investito ieri. E’ rimasto fino al mattino lungo la strada
Mercatale: il cinghiale moribondo a bordo strada, transennato tutta la notte e vittima… della burocrazia
Non si salvano neppure coloro che tentano di coltivare un orto domestico, cinghiali e caprioli lo devastano.
In questi anni trascorsi è prevalsa la teoria della salvaguardia di tutti gli animali presenti, molti importati a uso venatorio e sfuggiti al controllo, pensando di compensare con la salvaguardia dei lupi e mettendo in difficoltà il settore agricolo.
Penso che la disaffezione alle urne della popolazione sia dovuta anche a tutta la burocrazia creata, non per il popolo ma per alimentare i burocrati e politici di turno.
Sono ormai dei ricordi lontani di quando passava il cacciatore con la volpe morta o la faina e il contadino gli regalava le uova.
I cinghiali allora stavano in Maremma e i lupi sul Pratomagno.
R.B.
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