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giovedì 12 Dicembre 2024
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    Arci San Casciano, circolo sempre più “green”: un tetto fotovoltaico amico dell’ambiente

    Il presidente Danilo Malquori: "Un importante sforzo finanziario, purtroppo senza incentivi. Ma non ci ha scoraggiato..."

    SAN CASCIANO – Una casa del popolo sempre più “green”, attenta all’ambiente. E lo dimostra anche con importanti investimenti.

    “Praticamente da sempre – inizia il presidente, Danilo Malquori – il circolo Arci di San Casciano è stato attento all’ambiente e precursore del risparmio energetico”.

    “Nella grande ristrutturazione del 2009 – ricorda – una gran parte del circolo fu climatizzata con pompe di calore, e la soluzione fu scelta anche in quel caso per limitare le emissioni nocive dei riscaldamenti tradizionali”.

    “Nel tempo – prosegue Malquori – la soluzione è stata estesa a quasi tutti i locali del circolo, a cui si sono aggiunti anche altri interventi migliorativi sulla efficienza energetica, quali la sostituzione di infissi, la coibentazione del tetto. Insomma, tutto quello che, con la gradualità delle risorse via via disponibili, era possibile fare”.

    “Oggi – annuncia – abbiamo deciso di fare un ultimo passo facendo un impianto fotovoltaico di 40Kw con 104 pannelli sul tetto, che ci coprirà un terzo del fabbisogno energetico farà risparmiare in un anno 31.200 kg di CO2”.

    “Un importante sforzo finanziario – fa sapere il presidente – purtroppo senza incentivi. Perché per le associazioni come la nostra, ammesse ai bonus solo dal 2020, solo la legge sul “Superbonus” lo permette; ma noi, essendo stati virtuosi nel tempo, non possiamo accedervi perché non facciamo il miglioramento di due classi energetiche, una stortura della legge che andrebbe corretta e punisce chi era stato più attento all’ambiente”.

    “Questo non ci scoraggia – promette – e continueremo anche con altri investimenti migliorativi per arrivare al completo efficientamento della nostra struttura”.

    “Va comunque precisato – commenta con amarezza – che oggi chi vuole procedere con l’efficientamento energetico deve munirsi di tanta pazienza per le autorizzazioni che necessitano. E qui sarebbe doveroso approntare dei percorsi più snelli e veloci, vista la necessità di fare questo tipo di interventi. Ma anche riordinare la giungla dei bonus: che ci sono ma, talvolta, di difficile interpretazione considerando il continuo cambiamento delle tecnologie”.

    “Altra risposta che ci attendiamo dal nuovo governo – rilancia – dovrebbe essere lo sganciamento del costo dell’energia elettrica dal prezzo del gas, anche perché in Italia il 41% dell’energia elettrica è prodotta da fonti rinnovabili che non hanno subito aumenti. E il tanto citato price-cap sul gas, che però sembra di difficile realizzazione”.

    “L’alternativa – sottolinea – potrebbe essere un acquirente nazionale di tutta l’energia elettrica che possa mitigare il prezzo dell’energia prodotta da metano con quella prodotta da altre fonti che non hanno subito aumenti (idroelettrico, solare e eolico)”.

    “Da parte nostra – conclude – continueremo sulla strada tracciata da tempo del miglioramento energetico per dare alla cittadinanza un circolo sempre più efficiente e green”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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