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venerdì 26 Aprile 2024
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    Investiti al Bargino, il giorno dopo: “Pensavamo fosse stata una scossa di terremoto”

    Marito e moglie travolti, il 30enne che scappa. Una testimone: "Alma mi diceva: Non sento più le braccia"

    BARGINO (SAN CASCIANO) – Il giorno arriva dopo una notte terribile. La notte in cui Paolo e Alma, marito e moglie, sono stati falciati mentre camminavano in paese, al Bargino.

     

    Pochi attimi, nella tarda serata di lunedì 31 ottobre: adesso rimangono solo i segni sull’asfalto lungo la via Cassia per Siena, poco dopo il Bargino, nel punto dove si è ribaltata l’auto del 30enne fuggito.

     

    Una corsa che l’ha visto prima uscire fuori strada, impattando nel terrapieno, per poi capovolgersi sul lato opposto della carreggiata. Vetri, pezzi dell’auto, cd, una videocassetta dal titolo “Paura passione per veri piloti!” e una bottiglia di spumante, sono lì a testimoniare quanto accaduto.

     

    – Follia al Bargino: 30enne falcia marito e moglie, scappa. Si ribalta e ha un malore

     

    Mentre al Bargino sull’asfalto non è rimasto niente, solo il triste racconto che abbiamo appreso da una signora che abita davanti al circolo Mcl: "Erano da poco passate le 23.30 – ci racconta – ero da poco andata a letto. Il tempo di spegnere la luce e sento una gran botta. Mio marito si è messo seduto sul letto, entrambi abbiamo pensato che ci fosse stata una scossa di terremoto, abbiamo guardato se oscillava il lampadario, era fermo, così ho detto a mio marito di affacciarsi alla finestra".

     

    Ci racconta cosa ha visto: "Una macchina ferma e un uomo che, dopo essersi messo le mani nei capelli, è rimontato in macchina andando via, mentre sull’asfalto c’erano due persone. Nel frattempo sono uscite altre persone dal circolo. Hanno iniziato a chiamare “Paolo, Alma”, così mi sono vestita in tutta fretta e sono scesa in strada".

     

    Attimi terribili: "Entrambi erano coscienti, Paolo addirittura si voleva alzare. Poi sono andata da Alma le ho accarezzato il viso dicendole di stare calma mi diceva: “Non sento più le braccia, Paolo come sta?”. Nel frattempo è arrivata la figlia dei coniugi che è stata accompagnata all’interno del circolo. Poi sono arrivate due ambulanze".

     

    Per fortuna le condizioni dei coniugi, pur gravi, sembra che non li vedano in pericolo di vita: "Ci conosciamo da una vita – conclude la signora – Mi dispiace davvero per quanto è successo".

     

    Il circolo stamani è chiuso, fuori incontriamo poche persone, tutti sono in trepida attesa per avere nuove informazioni sulle condizioni di salute di marito e moglie. Qui, del resto, ci si conosce tutti.

     

    In pochi hanno voglia di parlare del 30enne che ha causato l’incidente: ma c’è chi dice che conosceva bene chi ha investito. E forse per la paura e la disperazione di averli uccisi è scappato. 

     

    – Dramma Bargino: guida in stato d'ebbrezza e omissione di soccorso per l'investitore

     

    Intanto dai carabinieri si è appreso che è stato denunciato per omissione di soccorso e guida in stato d'ebbrezza.       

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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