MERCATALE (SAN CASCIANO) – E’ un dolore indescrivibile quello che ha colpito la comunità di Mercatale, paese dove Sara Bartoli ha vissuto i suoi trent’anni.
Tantissime persone hanno riempito la chiesa e piazza Vittorio Veneto, per i funerali che si sono tenuti nella mattinata di ieri, venerdì 29 luglio.
Persone che sono giunte a centinaia e centinaia, per far sentire la propria vicinanza alla famiglia, molto attiva e conosciuta, in zona e non solo. Così come Sara.
Biologa nutrizionista e grande atleta da sempre, si era distinta fin da piccola nello sport. Portando la società Il Gabbiano ad eccellere nei campionati nazionali di ginnastica ritmica.
# L’ASD Il Gabbiano ricorda Sara Bartoli: “Esempio per generazioni di ginnaste”
“Porteremo avanti con ancora più determinazione e passione il nostro lavoro, perché insegni a tante altre bambine e ragazze lo stesso amore per lo sport che hai sempre avuto tu”.
Con queste parole la società ha voluto dire addio a una campionessa della ginnastica che da qualche anno aveva portato la sua determinazione e l’amore per lo sport, di cui tanti hanno scritto, in una nuova disciplina che l’ha vista indossare anche la maglia azzurra: l’OCR (Obstacle Course Race).
Disciplina durissima, che Sara affrontava con coraggio, determinazione. E una passione smisurata.
Frasi che si uniscono alle tante manifestazioni di vicinanza di questi giorni. Parole di affetto da parte di amici, parenti, colleghi e familiari.
Come quelle, toccanti e composte, pronunciate in chiesa da suo padre, Vincenzo.
Dalla sera dell’incidente, mercoledì 27 luglio, un intero comune si è fermato.
Portando il proprio silenzioso cordoglio a una famiglia molto attiva nella comunità.
Per una ragazza che è stata di esempio per le tante ginnaste prima, e per chiunque la conoscesse poi.
Trasmetteva la grande costanza e l’impegno che metteva in ogni aspetto della sua vita.
Dalla scuola al lavoro, passando per lo sport per il quale si allenava tutti i giorni, Sara mostrava una grande tenacia.
Unita a una gentilezza e a una compostezza sempre più rare da trovare.
Sempre disponibile a raccontare il suo metodo di lavoro e i successi ottenuti.
Come fece di fronte ai più giovani della comunità in un evento nel febbraio 2020: mostrava la sua energia e riusciva a tirare fuori quella dei suoi interlocutori.
“Non accontentatevi di una vita che è meno della vostra capacità di vivere” scriveva proprio Sara.
Una frase che racchiude tutta la forza che riusciva a trasmettere in chiunque la conoscesse.
E che la rendeva unica per ciascuna delle persone che hanno voluto il privilegio di conoscerla.

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