SAN CASCIANO – Giovedì 23 giugno 2022, via Scopeti. Chi transita da qui per raggiungere Firenze o per andare a San Casciano, e conosce le vicende del Mostro di Firenze, non può fare a meno, passando, di dare un’occhiata verso quella piazzola sul culmine del bosco dove fu uccisa, nel settembre 1985, la coppia di francesi Jean Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot.
Così, sebbene siano passati quasi 37 anni, quando alle prime ore del giorno siamo transitati lungo quel tratto, abbiamo notato un furgone bianco, adattato a camper, con targa francese. Parcheggiato.
# Insieme a Luca Santucci dove il Mostro di Firenze colpì per l’ultima volta
# Dopo che fu divelta, ri-collocata la lapide in memoria della coppia uccisa dal Mostro agli Scopeti
Sul tettino un sacco nero, lo sportello destro aperto e, per terra, delle ciabatte e un paio di scarpe.
Ma com’è possibile che qualcuno abbia deciso di sostare a poche centinaia di metri dalla piazzola del Mostro?
Non abbiamo resistito, siamo tornati indietro e, scesi dalla macchina, ci siamo avvicinati gridando: c’è nessuno?
Intorno, solo silenzio. Poi, dall’interno, un cane inizia ad abbaiare. Mentre ci avviciniamo, dal lato sinistro, spunta una giovane ragazza. In pigiama, scalza. Capelli arruffati, lunghi, accenna un sorriso. Da parte nostra, quasi un… sospiro di sollievo.
Le chiediamo se aveva passato la nottata lì. Candidamente, e come a volersi scusare, ci dice che non sapeva che si trattava di un’area privata e che non poteva sostare. Era insieme a un compagno.
“No, non è per il divieto – le diciamo, tranquillizzandola – Ma non sa che a poche centinaia di metri da qui, nel 1985, il Mostro di Firenze ha ucciso una coppia di suoi connazionali?”.
La giovane sembra non capire. Poi, candidamente, ammette di non conoscere le vicende del Mostro di Firenze. Forse è meglio così. Comunque gliele spieghiamo rapidamente.
Le consigliamo di non trascorrere una nuova notte lì, anche perché il campeggio libero è vietato. E le diamo qualche consiglio di visita per San Casciano.
Dove avrà la possibilità di visitare un paese ricco di storia e arte, buon cibo e dell’ottimo vino.
Lontana da questo luogo, da questa piazzola maledetta che, nella memoria, ha ormai un posto, purtroppo, ben preciso.
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