GREVE IN CHIANTI – Un “ponte” di arte fra il Chianti e il Giappone. Venerdì 7 luglio alle 17, presso il Museo di San Francesco a Greve in Chianti, si è inaugurata una mostra intitolata “Gemelli in Arte” in cui sono presenti sette artisti giapponesi provenienti da Ushiku City, città gemellata con Greve in Chianti. La mostra sarà visitabile fino al 12 luglio.
“Questa esperienza di scambio artistico – dice Sarah Del Giudice, che ha seguito e coccolato tutta la preparazione, aiutata e sostenuta da Alessandra Molletti – prende vita grazie ad un invito che ricevetti personalmente l’anno scorso a partecipare (come prima ospite straniera) alle feste per i 30 anni della Mostra d’Arte Contemporanea organizzata nella città di Ushiku”.
Sarah Del Giudice andò in rappresentanza del saper fare chiantigiano: la Fonderia di famiglia infatti da decenni rappresenta un caposaldo dell’artigianao artistico del nostro territorio.
“Grazie al professor Nakamura – racconta – e al Comune, ho avuto modo di fare un’esperienza unica. Nei 5 giorni in cui mi sono trattenuta ho incontraro tante persone e conosciuto un mondo nuovo. Sono stata accolta con un’ospitalità inimmaginabile. Da tutto questo è scaturita la voglia di approfondire questo legame, anche per condividere con tutti i grevigiani la conoscenza di questa terra e della sua gente”.
Il 30 giugno scorso la delegazione giapponese, ospite nel Chianti, è stata a cena direttamente… in Fonderia: “Abbiamo ospitato i 24 “turisti” giapponesi nel nostro laboratorio. Il mio desiderio da subito è stato quello di portare uno scambio culturale legato all’arte: alla proposta di organizzare una mostra di artisti di Ushiku a Greve ho avuto subito una risposta positiva. Sia dal sindaco Paolo Sottani sia dagli artisti giapponesi. In sette, coordinati dal professor Nakamura (docente di Fonderia all’Università di Tzukuba), hanno accolto l’invito”.
A loro spese, sono arrivati portando le loro opere… in valigia: “Si sono presentati durante l’inaugurazione della mostra – spiega ancora Sarah – ognuno di loro con il proprio linguaggio, con la propria arte porterà a Greve un pò di sapore del Sol levante. Scultori (bronzo e legno), pittori che utilizzano varie tecniche, chi lavora con il vetro e una bravissima calligrafa”.
“Per l’occasione – dice ancora – con la Fonderia ho deciso di presentare gli artisti con le loro opere anche con un piccolo catalogo, da me realizzato con l’aiuto di due grafiche professioniste”.
“Credo che questa esperienza – riflette infine Sarah – come ogni esperienza di scambio di conoscenze e culture, possa solo portare a un arricchimento emotivo e culturale per molti. Tutte queste persone che sono venute e che verranno amano moltissimo il nostro territorio: e questo non può che essere un grande motivo di orgoglio”.
di Redazione
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