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martedì 4 Novembre 2025
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    Il bilancio del 2014 del presidente Sergio Zingarelli

    Dicembre 2014. E’ passato un anno e siamo di nuovo arrivati all’appuntamento con il Natale.

    E’ un momento molto importante per tirare le somme e fare le dovute valutazioni sull’andamento delle attività dell’anno che sta per concludersi, ma anche per guardare al futuro, nell’ottica di ridefinire e ricollocare strategie e risorse.

    Il 2014 è stato un anno cruciale per il Chianti Classico e il suo Consorzio. Dopo un lungo percorso, a gennaio di quest’anno è entrato infatti in vigore il nuovo disciplinare di produzione del Chianti Classico che ha visto l’introduzione di importanti novità con cambiamenti epocali per la nostra denominazione.

    Tanto che la critica l’ha definita la “Rivoluzione del Chianti Classico”, con l’esordio della “Gran Selezione”: la prima volta in Italia che un Consorzio decide di introdurre una nuova categoria posizionandola all’apice della piramide qualitativa delle denominazioni!

    La “Gran Selezione” è stata, in un primo momento, accolta dagli operatori con grande curiosità ed interesse, ma al tempo stesso con qualche perplessità, poi la qualità dei prodotti presentati come “Gran Selezione” ha messo quasi tutti d’accordo.

    Una crescita continua di consensi, che ha portato un numero sempre più alto di aziende a presentare la propria “Gran Selezione”.

    La Gran Selezione si è dimostrata la locomotiva del Chianti Classico, ha fatto parlare molto, ha fatto scrivere, su di essa ci sono stati svariati dibattiti e confronti, ma alla fine la qualità dei nostri vini ha prevalso.

    Oggi nel Chianti Classico si producono dei grandissimi vini che si possono affermare e meglio collocare sul mercato grazie anche alla spinta della nuova categoria “Gran Selezione”.

    Il lavoro dei nostri produttori ha potuto così trovare un ulteriore stimolo grazie ad uno strumento in grado di far distinguere maggiormente la produzione del Gallo Nero in termini di selezione, invecchiamento e scelta produttiva.

    Il rumore che ha fatto la Gran Selezione in Italia e nei più importanti mercati esteri, ha portato un indubbio beneficio per tutta la denominazione, facendo crescere le richieste di Chianti Classico, con benefici per tutta la filiera del nostro territorio.

    Colgo quindi l’occasione per ringraziare tutti i produttori di Chianti Classico, che con il loro impegno, passione, professionalità ed esperienza, offrono al mercato vini sempre più interessanti e di altissima qualità, contribuendo a migliorare l’immagine del nostro territorio e aiutando l’affermazione della nostra denominazione in tutto il mondo.

    Insomma, ancora una volta il Chianti Classico ha confermato il suo dinamismo, nel rispetto di una tradizione che ci ha sempre ispirato e dato forza.

    In quest’ottica, il 2014 ha visto il Gallo Nero attore di una grande campagna promozionale in Italia e all’estero; partner o protagonista di eventi mediatici di importanza mondiale in un vero e proprio tour per raccontare al mondo le ultime novità della DOCG.

    Ma questo non è tutto, il Consorzio è stato anche impegnato nella realizzazione di progetti innovativi come la valorizzazione del Convento di Santa Maria al Prato a Radda, sia implementando le attività formative del vino Chianti Classico ma anche mediante l’organizzazione di veri e propri eventi e spettacoli culturali; l’apertura dell’Enoteca del Chianti Classico al Mercato Centrale che ha riscosso in pochissimo tempo enormi consensi; la collaborazione, infine, con la Fiorentina Calcio per la partecipazione al Crystal Lounge, ristorante monomarca Gallo Nero, presso lo Stadio Artemio Franchi di Firenze.

    Progetti rivolti per la prima volta non solo agli operatori del settore ma anche ai nostri consumatori, su cui abbiamo investito con coraggio e determinazione.

    Crediamo infatti che quello che ancora manca in gran parte ai nostri consumatori (non solo italiani) sia la consapevolezza di ciò che si nasconde dietro una bottiglia di vino di qualità.

    Questa non è solo un prodotto alimentare ma molto di più: è un mix fra cultura e agricoltura, fra storia e territorio, fra ricerca e tecnica.

    La spinta verso fasce di mercato più alte, adeguate ai costi che i nostri produttori devono sostenere e al valore intrinseco del prodotto, passa anche attraverso una metamorfosi culturale capace di diffondere fra i consumatori una percezione del vino che vada oltre le sue qualità organolettiche, esaltandone anche la valutazione emotiva e affinandone i consumi sulla base di una conoscenza tecnica più approfondita.

    Con questi nuovi progetti il nostro Consorzio ha voluto dare una svolta alle tecniche di marketing tradizionali per il mondo vitivinicolo, una scelta forse ambiziosa ma allo stesso tempo necessaria, che sta dando i p rimi importanti risultati.

    Il 2015 sarà un altro anno molto impegnativo, abbiamo bisogno di consolidare la conoscenza della nuova classificazione del Chianti Classico e allo stesso tempo dovremo affrontare sicuramente nuove sfide, tuttavia con le capacità dei produttori e con un’attenta politica di marketing del Consorzio, sono certo si possa guardare al futuro con serenità e ottimismo.

    Auguro un buon 2015, con la speranza di essere sempre più uniti, ciascuno con le proprie attività e strategie, nel far crescere la notorietà dell’area e del vino che produciamo.

    Sergio Zingarelli – Presidente Consorzio Vino Chianti Classico

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    IL CHIANTI CLASSICO

    Quando si apre una bottiglia di Chianti Classico ci si immerge in una storia che parte da lontano. Nei 70.000 ettari del territorio di produzione del Gallo Nero, uno dei luoghi più affascinanti al mondo. Firenze e Siena delimitano il territorio di produzione.

    Otto comuni: Castellina, Gaiole, Greve e Radda in Chianti per intero e, in parte, quelli di Barberino Tavarnelle, Castelnuovo B.ga, Poggibonsi, San Casciano.

    Un terroir unico per la produzione di vino e olio di qualità; centinaia di etichette garantite dalla DOCG: è vero Chianti Classico solo se sulla fascetta presente sul collo di ogni bottiglia si trova lo storico marchio del Gallo Nero.

    Il Consorzio Vino Chianti Classico conta, ad oggi, oltre 600 produttori associati. In questo spazio racconteremo presente e futuro del vino e dell’olio in questo territorio; storie, strategie, rapporto con il mondo.  Info: www.chianticlassico.com.

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