GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – L'appello arriva da chi lavora da 51 anni nel settore del pesce fresco: ovvero da quella Pescheria Marisa, nel cuore di Grassina, aperta al pubblico dal lontano 1963.
Leggendo le notizie degli ultimi giorni, relative al sequestro da parte dei carabinieri del Nas di 30 tonnellate di pesce (comprensivo di calamari, seppie, moscardini), che si presume trattato chimicamente, rivenduto poi a grandi catene di supermercati, al titolare Raffaele Viggiani qualche riflessione è venuto di farla.
"I consumatori – dice Viggiani – hanno un grande metro di paragone per capire se si tratta di pesce realmente fresco, oppure se sotto c'è qualcosa. Il prezzo".
"Per il tipo di merce di cui parliamo – prosegue – altamente deperibile e per la quale servono passaggi e trattamenti effettuati da persone serie e competenti, non si può mai essere di fronte a prezzi troppo bassi. Non sarebbe possibile".
Insomma, il cartellino del prezzo ci dice tanto sulla qualità e sulla veridicità del prodotto che abbiamo di fronte.
"Ormai – conclude Viggiani – le nostre famiglie mangiano molto meno di 30 o 40 anni fa, quando servivano molte calorie per affrontare la giornata. La miglior cosa quindi è quella di… mangiare meglio. Anche perché, non lo scordiamo, il cibo è un qualcosa che inseriamo dentro al nostro organismo".
di Redazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA