BAGNO A RIPOLI – Prima le critiche da parte del gruppo di opposizione Cittadinanza Attiva; poi la presa di posizione del Partito democratico.
Sulla TARI, sul costo di raccolta e smaltimento rifiuti, a Bagno a Ripoli sono giorni “caldi”.
# Tari, la mozione del Pd Bagno a Ripoli: “Regione e ATO aumentino lo sconto per i Comuni virtuosi”
# Saldo Tari, Cittadinanza Attiva: “Non bastavano gas ed energia. Aumenti anche qui”
E allora ecco arrivare anche le spiegazioni da parte dell’amministrazione comunale ripolese.
“Il saldo Tari nella media a Bagno a Ripoli non è un aumentato – dicono dal palazzo comunale – Quello che è cambiato (in tutta la regione non solo a Bagno a Ripoli) è il metodo di calcolo della bolletta adottato da Ato”.
“Dunque – proseguono – mentre la maggior parte delle famiglie ha avuto delle diminuzioni, qualcuno può aver avuto alcuni aumenti, ma nella media la Tari a Bagno a Ripoli è rimasta sostanzialmente invariata”.
“Se non fosse cambiato il metodo di calcolo di Ato – precisano ancora – la Tari 2021 a Bagno a Ripoli sarebbe stata per tutti sostanzialmente uguale a quella 2019. In genere il nuovo sistema di calcolo ha agevolato le famiglie, in particolare quelle numerose, che pagheranno meno rispetto al passato, mentre incide di più sulle abitazioni più grandi, superiori ai 200 mq, e sui mono-nucleo”.
Poi, passano agli esempi: “Un nucleo familiare di 4 persone con una superficie di 100 mq, ad esempio, nel 2019 pagava 386,22 euro. Nel 2021 341,71 euro (-44,51 euro). La stessa famiglia con 150 mq: nel 2019 spendeva 445,22 euro, nel 2021 443,21 euro. Due persone con 50mq: nel 2019 pagavano 211,43 euro, nel 2021 169,72 euro. Una persona con una casa di 100 mq spendeva nel 2019 181 euro, oggi 205,24 euro (+13%)”.
“A parità di metratura – ribadiscono – una famiglia con due o più componenti oggi vede sempre diminuire la Tari rispetto al 2019”.
“Questo – aggiungono ancora dall’amministrazione comunale – perché, nonostante ci sia stato un incremento dei costi fissi dovuto all’aumento del prezzo dello smaltimento dei rifiuti, che vengono portati nei termovalorizzatori fuori regione, l’imponibile Tari complessivo non è cambiato. Sono infatti calati i costi variabili che dipendono più dalle dinamiche comunali (ad esempio abbiamo internalizzato lo sfalcio dell’erba nei parchi e nei giardini). Ed è stato “spalmato” su cinque anni l’incremento dei costi fissi”.
“La media Tari quindi – rimarcano – non solo non è aumentata ma abbiamo anche raggiunto l’80% di raccolta differenziata, diventando a tutti gli effetti un comune virtuoso nella politica ambientale dei rifiuti e per tale motivo chiediamo alla Regione l’inserimento nella lista dei comuni che hanno premialità in tariffa”.
“Infine – rilanciano – ricordiamo che il Comune anche quest’anno ha attivato ulteriori sconti per chi porta i rifiuti al Centro di raccolta di campigliano, fino al 30% di sconto della parte variabile della Tari, di cui hanno usufruito circa 500 famiglie di Bagno a Ripoli”.
“Non c’è dubbio però – ammettono – che i costi fissi della raccolta rifiuti stanno aumentando. Questo perché, come risaputo, siamo costretti a portare i rifiuti in impianti fuori dalla nostra regione, con conseguente aumento dei costi di anno in anno. Una politica dei rifiuti virtuosa in termini ambientali ed economici deve far sì che i rifiuti prodotti e raccolti in una regione siano smaltiti nella stessa regione”.
“Solo così – concludono – si potrà andare verso tariffe puntuali dei rifiuti che premino chi maggiormente differenzia. Servono degli impianti di smaltimento rifiuti adeguati”.
@RIPRODUZIONE RISERVATA