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venerdì 29 Marzo 2024
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    Maria Petri e Franco Mori: semplicemente… un pezzo di storia di Tavarnelle

    Insieme da 73 anni, sposati da 66. La vita nei campi da bimbi ("Legata alla coda degli animali per non perderci"); la guerra, le bombe, il viaggio di nozze in Vespa. Ripartiamo da qui, da dove siamo venuti

    TAVARNELLE (BARBERINO TAVARNELLE) – Maria Petri e Franco Mori sono un pezzo di storia. Di Tavarnelle. Di tutto il nostro territorio.

    Lei 89 anni, lui 93. Sono insieme dalla bellezza di 73 anni, sposati da 66: “Perché non ci sono bastati 60 anni”, dice scherzando la mitica Maria.

    Hanno due figli (Giorgio e Andrea), due nipoti (Patrizio e Giacomo) e due bisnipoti (Dario e Diego). “Tutti maschi, nemmeno una femmina!”, commenta ancora Maria.

    “Da giovani ci si sopportava bene: lavorando tutti e due, ci si vedeva a singhiozzo – a parlare è ancora Maria – Ora si bisticcia di piĂą: a letto uno mette i piedi vicino a quelli dell’altro e invece… bisogna stare al proprio posto! E poi mi prende in giro: “Fai due scalini per volta”, mi dice. E io non ne fo nemmeno uno!”.

    “Ma per me l’amore è ogni cosa – ci fa emozionare – E, tornassi indietro, Franco lo risposerei altre cento volte”.

    “Da piccola abitavo a San Martino (Poggibonsi) – inizia il suo racconto – I miei genitori facevano i contadini. Mi portavano nel campo con loro e, siccome ero una bambinetta, mi legavano alla coda degli animali. Eravamo tre sorelle e tre fratelli”.

    “La guerra me la ricordo bene… – lo sguardo si abbassa – I soldati rubavano i maiali e i buoi. La notte si andava a letto con il lume a olio, sennò ci vedevano e ci bombardavano”.

    “Nel 1940 ci trasferimmo a San Filippo – racconta ancora Maria – E nel 1947 conobbi Franco. Passava sotto le mie finestre per andare a casa: passa oggi, passa domani… “S’è fatto all’amore” per sette anni e poi “lo presi” nel 1954”.

    Il giorno delle nozze, nel 1954

    “Si andò in viaggio di nozze con la Vespa a Rimini – ricorda – E mi ammalai: mi venne la febbre a 39. Si fu sposi il mercoledì e il sabato si tornò, perchĂ© Franco doveva andare a caccia”.

    “Allora entrai nella sua famiglia – aggiunge ancora Maria – Si stava a San Filippo e si faceva i contadini. FinchĂ©, nel 1964, si tornò a Tavarnelle”.

    “Sono nato e cresciuto a San Filippo – Franco interrompe la sua consueta lettura del giornale – Facevamo i contadini. Eravamo 22 in famiglia (si commuove). Ero il terzo fratello”.

    “Non mi piaceva fare il contadino, avevo passione per la meccanica – dice con fare deciso – Cominciai a lavorare in fabbrica con i trattori. Partivo il lunedì e tornavo il venerdì: andavo a Pistoia, a Lugo di Romagna… . Facevamo anche i mercati”.

    “Il primo gennaio del 1971 insieme a un socio mi misi per conto mio – non gli sfugge una data – Nel 1974 il socio si ritirò e mi affiancarono i miei figli. Cominciammo a costruire macchinari per la vinificazione”.

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    Franco e Maria… oggi

    Così nacque la T.E.M. (attuale Mori-TEM srl), azienda di fama internazionale nella produzione di impianti oleari ed enologici.

    “All’inizio l’azienda era in paese, a Tavarnelle – ci colpisce l’umiltĂ  con cui parla – Nel 1981 ci spostammo alla Sambuca. A metĂ  degli anni Ottanta iniziammo a produrre anche gli impianti oleari. Adesso abbiamo una trentina di operai e stiamo per terminare i lavori al nuovo stabilimento”.

    “Da vecchio mi è venuto l’amore per l’agricoltura – gli brillano gli occhi – Mi piace stare in cantina: ci vado tutti i giorni”.

    In Casaglia, dove Maria e Franco abitano da una ventina d’anni, c’è l’azienda agricola di famiglia. Fino qualche anno fa, era Franco che si occupava di tutto. E tuttora qualche volta guida il trattore: “Se lo sanno i giovani…”, ci dice come un bambino che sa di aver commesso uno sgarro.

    La Maria ha giĂ  comprato la “casa” (lei lo chiama così il luogo per l’ultimo riposo, al cimitero). Ma Franco vuole “andare in terra”. “SarĂ  allora che ci divideremo”, dicono tra il serio e il faceto.

    Ed ecco che ricomincia il loro classico e divertentissimo battibecco. “Quando morirò, mi metteranno a fare il portiere e non ti farò passare”, dice Franco al Maria. “Tanto te andrai all’Inferno perché non preghi mai, io in Paradiso perché ho sempre la corona in mano”, ribatte, guardandolo con gli occhi di oltre 70 anni insieme, Maria.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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