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venerdì 19 Aprile 2024
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    Vaccini, il presidente del consiglio regionale Mazzeo: “Ecco perché siamo in ritardo sugli over 80”

    "Abbiamo vaccinato più di tutti con le due dosi di Pfizer (quello destinato agli over 80) personale sanitario e ospiti Rsa. Le categorie più esposte"

    FIRENZE – “Dato che molti stanno attaccando il sistema sanitario della Toscana, uno fra i migliori del Paese, penso che sia doveroso ristabilire alcune oggettive verità senza ovviamente voler nascondere alcune criticità e alcuni ritardi che si sono manifestati”.

    Inizia così la riflessione del presidente del consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, sul piano vaccinale che in questa settimana ha creato polemiche roventi.

    “Uno dei punti più dibattuti riguarda l’utilizzo dei vaccini Pfizer – spiega Mazzeo – che abbiamo utilizzato e stiamo utilizzando per operatori sanitari, personale non sanitario che lavora negli ospedali, ospiti e operatori di Rsa e over 80”.

    “Partiamo da questi ultimi – ha proseguito – la nota più dolente. La Toscana ne ha vaccinati 109.304 con una dose e 40.087 con due, su 331.921 persone. Siamo in ritardo rispetto alle aspettative che noi stessi avevamo, è vero. Ma adesso recuperare il terreno perso è la priorità assoluta e negli ultimi tre giorni abbiamo somministrato quasi 12mila prime dosi e oltre 20mila richiami, seconda regione per numero a livello italiano. L’obiettivo che il presidente Giani ha posto è vaccinare tutti entro il 25 aprile”.

    Mazzeo puntualizza poi ciò che sta alla base del ritardo nella vaccinazione degli over 80: “La risposta è semplice, abbiamo vaccinato con due dosi il 93,37% dei 121.871 operatori sanitari (la media italiana è del 71,67%) e abbiamo vaccinato con due dosi l’80,54% dei 18.205 ospiti delle RSA (la media italiana è del 69,69%) coprendo il 100% con la prima dose”.

    “Il governo e Pfizer ci avevano detto che sarebbero arrivate il doppio delle forniture – precisa – Un numero che sarebbe stato sufficiente per coprire l’intero fabbisogno di tutte le categorie prioritarie, invece è stato necessario fare una scelta: o dare la seconda dose ai medici e alle Rsa o dare la prima agli over 80 assumendoci il rischio che senza la seconda dose il vaccino potesse non avere la stessa efficacia”.

    “Siccome ospedali ed Rsa sono stati i principali focolai nelle ondate precedenti – riprende – è stato optato per la prima scelta e la loro messa in sicurezza, sapendo che una volta ultimate le vaccinazioni del personale sanitario avremmo avuto tutte le dosi disponibili per gli over 80”.

    “Laddove si è scelto l’altra strada – rimarca – è vero che si sono vaccinati più over 80. Ma nel Lazio, per esempio, è stato vaccinato con due dosi solo il 64% dei medici, in Campania solo il 48%, in Liguria il 58% e in Umbria il 50,6%. Se il Governo ci avesse dati più dosi avremmo vaccinato molte più persone e, soprattutto, molti più over 80”.

    Infine il presidente del consiglio regionale tiene a chiarire un altro punto che in questi giorni è stato molto dibattuto: “E’ vero che sono state somministrate 39.186 dosi di Pfizer a personale amministrativo, ma si tratta di persone che lavorano comunque in ospedale, in strutture sanitarie o a stretto contatto con esse”.

    “E’ stato fatto – dice ancora – in gran parte, prima dell’arrivo di AstraZeneca e soprattutto rispettando l’indicazione del ministero perché anche da loro, inevitabilmente, passava la messa in sicurezza degli ospedali e di quelle realtà”.

    “Nessuno nega che quella degli over 80 sia una criticità forte e come ho detto oggi è la nostra priorità – sono ancora parole di Mazzeo – ma al tempo stesso è anche doveroso ricordare che la Toscana è sopra la media nazionale nelle vaccinazioni in tutte le altre categorie: ha vaccinato il 7,6% dei 70-80enni contro la media nazionale del 5,81%, il 73% degli insegnanti contro la media nazionale del 58,6%, oltre a quanto già detto su medici e Rsa”.

    “Purtroppo – conclude – come ripeto da sempre, non servono polemiche ma vaccini. E non va sprecata nemmeno una dose. Per questo, dopo la Asl Sud-Est, è importante il fatto che anche le altre due aziende sanitarie apriranno il portale per i riservisti in modo che eventuali rinunce possano essere immediatamente compensate con altre persone da vaccinare”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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