FIRENZE – Poche e semplice regole per evitare spiacevoli sorprese ai cittadini della Toscana quando operano online con il proprio conto.
Una serie di consigli da tenere a mente illustrati nella sezione dedicata alla sicurezza del sito Poste.it che ospita anche diversi video che spiegano come avvengono le principali tipologie di truffe online e sulle App, per esempio quando si finalizza un acquisto e-commerce, o attraverso fenomeni quali lo smishing, il phishing, il vishing e i canali social.
“Lo slogan della nostra campagna – spiega Alessandra Mariotti, responsabile Fraud Management Macro Area Centro Nord – è “Un truffatore non può fare nulla senza di te”; questo perché nella prima fase della frode i truffatori tentano di entrare in possesso dei codici e informazioni, cercando di convincere i cittadini a fornire dati personali e finanziari, spacciandosi per enti affidabili”.
“Di solito – prosegue – viene utilizzato un tono allarmistico per spaventare il cliente, viene minacciata un’attività insolita che metterebbe in pericolo i risparmi, cercando di indurre a cliccare un link su cui inserire i propri dati; la frode inizia proprio da lì, dal momento in cui vengono digitati dati riservati”.
“Oltre a consultare le informazioni contenute sul sito Poste.it – prosegue Mariotti – i cittadini possono rivolgersi agli operatori degli uffici postali o del servizio assistenza clienti che sono preparati a fornire i giusti consigli per contrastare queste frodi”.
Da ricordare che Poste Italiane S.p.A. e PostePay S.p.A. non chiedono mai i dati riservati (utenza, password, codici di sicurezza per eseguire una transazione, ad esempio codice OTP-One Time Password ricevuto via sms) in nessuna modalità (e-mail, sms, chat di social network, operatori di call center) e per nessuna finalità.
Se qualcuno, anche presentandosi come un operatore di Poste Italiane S.p.A. o PostePay S.p.A., dovesse chiedere tali informazioni, si può essere sicuri che si tratta di un tentativo di frode. Quindi non devono essere fornite a nessuno.
Mai rispondere mai a e-mail, sms, chiamate o chat da call center in cui vengono chiesti i codici personali (utenza, password, codici di sicurezza, dati delle carte di pagamento);
Controllare sempre l’attendibilità di una e-mail prima di aprirla: verificare che il mittente sia realmente chi dice di essere e non qualcuno che si finge qualcun altro (ad esempio controllare come è scritto l’indirizzo e-mail da cui è arrivata).
Non scaricare gli allegati delle e-mail sospette prima di aver verificato che il mittente sia noto o ufficiale.
Non cliccare sul link contenuto nelle e-mail sospette; se per errore dovesse accadere, non autenticarsi sul sito falso, chiudere subito il web browser.
Segnalare a Poste Italiane eventuali e-mail di phishing inoltrandole all’indirizzo antiphishing@posteitaliane.it. Immediatamente dopo, cestinarle e cancellalre anche dal cestino.
Digitare direttamente l’indirizzo Internet https://www.poste.it/ nella barra degli indirizzi del web browser per visitare il sito di Poste Italiane;
Utilizzare l’App per usufruire anche del servizio gratuito di push notification ed essere informati in tempo reale sulle operazioni di pagamento effettuate con il proprio conto corrente e le proprie carte di pagamento.
In alternativa, attivare il servizio di notifica tramite SMS sul proprio telefono cellulare, gratuito per i pagamenti su siti internet e su app. Per ulteriori informazioni sul servizio consultare i fogli informativi nella sezione Trasparenza Bancaria del sito Poste.it.
Le informazioni messe a disposizione da Poste Italiane hanno l’obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza. E contribuire alla prevenzione dei fenomeni di microcriminalità.
@RIPRODUZIONE RISERVATA