GREVE IN CHIANTI – “Una strage, va fermata. Tutti lo dicono, si passi dalle parole ai fatti. Nel caso specifico, nei campi delle nostre splendide colline, si renda obbligatorio operare con trattori sicuri, con archi di protezione montati e relative cinture di sicurezza”.
Lo dice Dalida Angelini, segretaria generale della Cgil Toscana, a poche ore di distanza dalla tragedia di Panzano in Chianti, dove stamani è morto un giovane di 24 anni, rimasto schiacciato dal trattore sul quale stava lavorando.
“24 anni – dice Angelini – uscire di casa la mattina presto, perchĂ© al lavoro nei campi ci si va nelle prime ore della giornata, e non tornare nè per pranzo nĂ© per cena, non tornare mai piĂą perchĂ© il trattore su cui operavi si è ribaltato e tu ci sei finito sotto”.
“E’ successo in un campo nel comune di Greve in Chianti – prosegue – dove solo sabato scorso a finire sotto un trattore e morire era toccato ad un 59enne”.
“Altri due morti sul lavoro in Toscana – riflette – Alla fine di aprile – ultimi dati ufficiali ad oggi disponibili – erano giĂ stati 19, 4 in piĂą che nello stesso periodo del 2020, ma a maggio e giugno altri ce ne sono stati oltre a questi ultimi”.
“Una strage – dice senza mezzi termini – che va fermata. Tutti lo dicono, si passi dalle parole ai fatti, si investa in sicurezza, in formazione degli operatori, si aumentino i controlli, non mancano leggi, vanno fatte rispettare”.
“Nel caso specifico – conclude – nei campi delle nostre splendide colline, si renda cogente il dovere operare con trattori sicuri, con archi di protezione montati e relative cinture di sicurezza ventrali”.
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