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giovedì 19 Giugno 2025
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    Giornata internazionale contro l’omofobia e la lesbofobia: ecco come sarà celebrata a Greve in Chianti

    Sabato 17 maggio alle 20.30 al Teatro Boito proiezione del film "Io non sono nessuno". Partecipano la regista Geraldine Ottier e il gruppo musicale Rumore Rosa

    GREVE IN CHIANTI – È tesa a promuovere una cultura fondata sul rispetto e sull’uguaglianza dei diritti per tutte e tutti la Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia.

    Che anche il Comune di Greve in Chianti celebrerà sabato 17 maggio: per ricordare l’eliminazione dell’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, attuata trentacinque anni fa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

    È stato poi il Parlamento europeo a riconoscere ufficialmente tale ricorrenza invitando tutti gli Stati membri a ricordarla.

    L’iniziativa, promossa e organizzata dall’amministrazione comunale, mira a sensibilizzare la comunità sui temi centrali della Giornata.

    “Abbiamo scelto di aderire alla ricorrenza – spiega l’assessora alle pari opportunità, Ilary Scarpelli – per trasmettere un segnale concreto alla nostra comunità e affermare la necessità di un impegno responsabile e collettivo nella prevenzione e nel contrasto alla discriminazione e alle diseguaglianze”.

    La ventunesima edizione della Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia sarà ricordata sabato 17 maggio alle ore 20.30 presso il Teatro Boito, con la proiezione del film “Io non sono nessuno” (2024).

    Con la partecipazione straordinaria della regista Geraldine Ottier e del gruppo musicale grevigiano Rumore Rosa, che ha composto ed eseguito le musiche del film.

    All’iniziativa prenderanno parte il sindaco Paolo Sottani, l’assessora Scarpelli, il presidente del consiglio comunale Gregorio Parrini e il capogruppo consiliare del gruppo di maggioranza Niccolò Masiero.

    Ingresso libero.

    IL FILM

    “Io non sono nessuno” è un film del 2024 di genere biografico, drammatico, diretto da Geraldine Ottier, con Erica Zambelli, Graziano Scarabicchi e Martina Carletti.

    La pellicola è ispirata è ispirata a una storia vera e ripercorre la vita di Mariasilvia Spolato, insegnante di matematica, femminista e attivista LGBT negli anni ’70.

    L’8 marzo 1972, durante una manifestazione per la Festa della donna a Roma, Mariasilvia scese in piazza brandendo uno striscione con la scritta “Liberazione omosessuale”.

    Quella fotografia fece il giro d’Italia, segnando profondamente il suo destino: fu licenziata, emarginata dalla famiglia e, da sola, scelse di vivere ai margini della società, trascorrendo quarant’anni come senzatetto.

    Mariasilvia si è spenta il 31 ottobre 2018, all’età di 83 anni. Parità di genere, diritti civili, umani, femminismo, lotta, violenza, mobbing, libertà, coraggio e dignità sono i pilastri attorno ai quali si sviluppa la narrazione.

    Il film esplora la vita della protagonista e delle persone che la circondano, anch’esse vittime di una società rigida, incapace di accettare e comprendere il “diverso”. L’emarginazione e il timore verso chi non si conforma, specialmente a causa dell’orientamento sessuale, sono temi di grande rilevanza, purtroppo ancora attuali: oggi, come allora, giovani vengono allontanati dalle loro famiglie perché omosessuali.

    Tra i momenti salienti del film, anche un episodio di violenza omofoba, che richiama le tragiche aggressioni avvenute in tempi recenti, con coppie di ragazzi picchiati per strada semplicemente per il loro amore.

    Sebbene il film sia ambientato negli anni ’70, è triste constatare come, a distanza di oltre mezzo secolo, queste problematiche siano ancora così presenti nella nostra realtà.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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