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venerdì 29 Marzo 2024
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    I Viticoltori di Greve in Chianti si sono presentati al Castello di Vicchiomaggio

    "Promozione della sostenibilità, dell'enoturismo, delle produzioni agricole grevigiane": la presidente Victoria Matta ha tracciato gli obiettivi

    GREVE IN CHIANTI – Un territorio del Chianti Classico sempre più unito, e sempre più specializzato.

    Il vino nei nostri comuni ha ormai intrapreso un percorso su due livelli: massima unione, con il Consorzio Vino Chianti Classico a fare da “cornice” (pensiamo, oltre alla promozione, al percorso per la candidatura Unesco, al Distretto Rurale…); grande attenzione alle specificità territoriali (anche in questo caso le recenti decisioni consortili sulle Unità Geografiche Aggiuntive vanno in questa direzione).

    Da molti anni, in qualche caso addirittura decenni, sono stati gli stessi produttori del Gallo Nero a riunirsi in associazioni territoriali. Volte e sottolineare caratteristiche e peculiarità specifiche di zone, territori.

    Presenti ormai in tutti i comuni, a Greve in Chianti sono ben quattro: dopo i viticoltori di Panzano in Chianti, Lamole, Montefioralle, si è costituita nelle scorse settimane anche l’associazione Viticoltori di Greve in Chianti.

    Che si è presentata ufficialmente sabato 13 novembre al Castelo di Vicchiomaggio, con un pranzo che è stata, soprattutto, l’occasione per assaggiare i vini delle 29 aziende attualmente socie, “ma con un potenziale di crescita ben maggiore” tengono a dire dall’associazione stessa.

    Costituita già nello scorso mese di giugno, nasce con lo scopo principale di “promuovere la cultura della sostenibilità come importante strumento di protezione del territorio, oltre alla promozione dell’enoturismo e delle produzioni agricole grevigiane”.

    “Andremo a perseguire obbiettivi comuni a tutte le aziende associate, in particolare sui temi della sostenibilità e la tutela del territorio di Greve in Chianti, oltre alla promozione delle aree distoniche presenti sullo stesso – ha detto la presidente Victoria Matta – ma nello stesso tempo ci occuperemo della tutela e promozione delle aziende vitivinicole di Greve e del turismo”.

    “Un lavoro – ha promesso – che svolgeremo anche attraverso l’organizzazione di eventi ad-hoc nei luoghi più rappresentativi del nostro paese, siamo solo all’inizio di una grande avventura insieme, ma l’unione fa la forza e siamo sicuri che porterà i suoi frutti”.

    All’evento presente anche la direttrice del Consorzio Vino Chianti Classico Carlotta Gori, che ha letto una lettera di saluti del presidente Giovanni Manetti agli intervenuti e si è soffermata sul ruolo che avrà questa nuova associazione e su le opportunità che si andranno a creare.

    “Siamo molto soddisfatti che anche nella zona del comune di Greve in Chianti si sia generata questa sinergia tra i viticoltori chiantigiani – ha dichiarato Carlotta Gori – Il Consorzio plaude a queste iniziative che dimostrano dinamismo, voglia di lanciare messaggi nuovi e sempre più coerenti con la strategia del Consorzio stesso, che ormai da anni proclama un abbinamento assoluto tra qualità del vino e qualità del territorio”.

    “Il nostro punto di arrivo – ha messo in evidenza – è infatti quello di riuscire a spiegare sempre di più attraverso i vini, il potenziale di un territorio che si esprime soprattutto nel rispetto ambientale nella sua biodiversità e sostenibilità produttiva”.

    Nel corso della presentazione è intervenuto anche il sindaco di Greve in Chianti, Paolo Sottani, che ha sottolineato il ruolo e l’importanza di questa nuova associazione in un comune dove negli anni erano già nate le altre tre realtà rappresentative di una porzione di esso.

    “Mancava nel nostro comune una associazione che facesse da punto per tutti i produttori – ha concluso – Greve in Chianti è infatti un territorio molto vasto, e composto da tante aziende agricole, che adesso potranno trovare nell’associazione Viticoltori di Greve in Chianti, un valido supporto”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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