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venerdì 26 Aprile 2024
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    Chianti Classico A Colpo d’Occhio: presentata a Milano una nuova idea di esplorazione del territorio

    Affiancare i vini ai panorami, questa la sfida. Alessandro Masnaghetti: "L'impronta digitale di un vino e di una denominazione coincidono con il profilo del suo paesaggio"

    Coperta per due terzi da boschi, con solo un decimo di areale dedicato alla viticoltura, nella zona di produzione del Gallo Nero i produttori di vino oggi mirano sempre più all’equilibrio ecologico e al rispetto dell’ambiente.

    Per questo motivo è diventato importante farlo conoscere anche attraverso le sue immagini. Immagini che non sappiano soltanto trasmettere la bellezza di un paesaggio unico al mondo per complessità e storia, ma che sappiano raccontare, se scattate nel modo e nel punto giusto, le peculiarità di una valle, di una collina o di un intero comune.

    Su questa premessa si è sviluppato il rapporto di collaborazione fra Consorzio Vino Chianti Classico e Alessandro Masnaghetti.

    Una collaborazione nata più di dieci anni fa, prima con le mappe comunali dei vigneti pubblicate nella collana I Cru di Enogea, poi con la mappa dell’intera denominazione e infine con la versione in rilievo della stessa carta, che oggi trova spazio in tantissime enoteche e ristoranti in giro per il mondo e nelle cantine di numerosi appassionati del Gallo Nero.

    Passando dalla carta al digitale, il progetto ora si arricchisce di un nuovo tassello che ha nelle immagini il suo punto di forza. 

    Vere e proprie vedute a 360° che permettono a tutti gli appassionati di navigare il territorio della denominazione in modo attivo e interattivo, passando da semplici spettatori a protagonisti delle proprie esplorazioni, in grado di calarsi nel paesaggio e di (ri)vivere emozioni fino a ieri comuni e oggi – in tempi di Covid – più che mai rare e preziose. 

    Una bella immagine, oltre che tale, deve tuttavia avere la forza e la capacità di raccontare qualcosa di più sui tanti fattori che contribuiscono al carattere di un vino, dalla geologia all’esposizione del vigneto, dalla quota altimetrica alla visione dell’uomo, che pure resta un fattore importante. 

    In una presentazione in anteprima al Circolo Filologico Milanese è ciò che si è provato a dimostrare, affiancando dieci vini a dieci diversi panorami e spiegando, bicchiere alla mano, lo stretto legame che li unisce e ciò che invece rende ogni binomio unico e irripetibile.

    “L’impronta digitale di un vino e di una denominazione coincidono con il profilo del suo paesaggio – commenta Alessandro Masnaghetti – Imparare a leggerlo, ad apprezzarne le sfumature e a valorizzarne le differenze sono la chiave per rafforzare la propria identità.”

    “Quello che presentiamo è solo l’inizio di un progetto più ampio, che stiamo sviluppando in collaborazione con Alessandro Masnaghetti” afferma Giovanni Manetti, presidente del Consorzio Vino Chianti Classico.

    “Un lavoro – rimarca – che valorizzerà ulteriormente la nostra denominazione, mettendo in evidenza proprio quelle caratteristiche che rendono unico, nel Chianti Classico, il binomio vino-territorio”.

    In un prossimo futuro, testi scritti e approfondimenti cartografici affiancheranno infatti le immagini, dando agli appassionati uno strumento unico, quanto potente e irripetibile, per poter approfondire la conoscenza e le peculiarità del mondo del Gallo Nero.

    Chi è Alessandro Masnaghetti 

    Storico collaboratore di Luigi Veronelli, è stato degustatore e critico enoico per più di 25 anni, lavorando per alcune tra le più importanti testate italiane e straniere.

    Soprannominato “Map Man” dalla rivista americana Wine Spectator, è oggi considerato la figura di riferimento in tema di cartografia e analisi dei territori vitivinicoli nonché del rapporto tra vino e ambiente che lo produce.

    Da cinque anni collabora con Vinous di Antonio Galloni nella mappatura dei vigneti californiani.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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