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sabato 20 Aprile 2024
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    “Aramini e Merenda, sindaco (con stupidità e arroganza) costretto a “punirli” dal Pd: il Comune è loro… ma per poco”

    Dopo il loro ridimensionamento delle deleghe, attacco durissimo di Italia Viva: "Noi adesso fuori dalla maggioranza. Fino a fine legislatura i nostri sì tutti da guadagnare"

    IMPRUNETA – Dopo le prese di posizione dei due assessori ridimensionati, Matteo Aramini (destituito anche dalla carica di vicesindaco, e Sabrina Merenda) con la riduzione delle loro deleghe operata dal sindaco Alessio Calamandrei, tocca a Italia Viva commentare quanto sta avvenendo nella politica imprunetina.

    Italia Viva che, va ricordato, è attualmente nella maggioranza che governa Impruneta.

    Ma che ha già annunciato che alle prossime elezioni amministrative sosterrà la candidatura, con la lista civica Impruneta Futura, di Matteo Aramini. Quindi fuori dall’attuale percorso di maggioranza con il Pd e l’area di centrosinistra.

    “Per poter giudicare al meglio gli ultimi eventi politici di Impruneta – inizia Italia Viva – sono necessarie alcune premesse: ttualmente il comune di Impruneta è amministrato da una lista “civica” composta da Pd, Italia Viva e Coraggio di Cambiare anche se quest’ultimo non ha né consiglieri comunali né assessori”.

    “Gli assessori Aramini e Merenda – riprende IV di Impruneta – hanno, sicuramente, ben operato in questi 5 anni, ottenendo risultati importanti per il nostro comune e guadagnandosi la fiducia dei cittadini di Impruneta. Dopo l’abbandono del Partito democratico da parte di Aramini e Merenda, oltre a una buona parte del circolo del Pd di Tavarnuzze, il sindaco Calamandrei, nonostante le pressioni del Pd di Impruneta che gli chiede di “punire” Aramini e Merenda, ha dichiarato che sarebbe andato avanti senza problemi senza toccare le deleghe di nessuno”.

    “Come mai allora – domandano – il sindaco Calamandrei è intervenuto così pesantemente sulle deleghe di Aramini e Merenda? La risposta è semplice, il 25 gennaio scorso noi di Italia Viva abbiamo aderito pubblicamente alla lista Impruneta Futura lanciata da Matteo Aramini. A questo punto le pressioni sul sindaco sono aumentate sempre più e sono arrivate non solo da Impruneta, ma anche da Firenze”.

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    “Questi illuminati dirigenti politici – commenta Italia Viva, non senza ironia – hanno “costretto” il sindaco a rimangiarsi quanto detto in precedenza e a “punire” gli assessori fuoriusciti dal Pd; e il sindaco si è lasciato “costringere” volentieri”.

    “Questi illuminati dirigenti – prosegue Italia Viva – sono gli stessi che hanno provocato l’abbandono del Pd da parte di metà giunta e di tutto il Pd di Tavarnuzze; ma evidentemente i danni provocati non gli bastavano. Saranno i cittadini alle prossime elezioni che con il loro voto esprimeranno anche il giudizio sul gruppo dirigente del Pd di Impruneta”.

    “Come hanno già detto benissimo Aramini e Merenda – rimarcano – con questa decisione si nega ogni principio di meritocrazia e di lealtà; a noi preme sottolineare invece l’aspetto politico della vicenda e la stupidità e l’arroganza con cui il sindaco Calamandrei ha preso e comunicato le sue decisioni a mezzo stampa, senza avere il coraggio di comunicarlo ai diretti interessati, e giustificandosi dicendo come un segnale politico fosse doveroso”.

    “Magari – dicono ancora da Italia Viva – intelligenza politica vorrebbe che si valutassero le conseguenze di un segnale politico. Nel decreto di ridistribuzione delle deleghe il Sindaco scrive: “CONSIDERATO che all’interno della maggioranza si è venuta a determinare una situazione che ha richiesto una verifica politica in considerazione della quale si rende necessaria una lieve modifica delle deleghe precedentemente assegnate”. All’interno di quale maggioranza?”.

    “Siamo o non siamo in coalizione? – domanda pubblicamente IV – Non sappiamo se il sindaco e il Pd si siano confrontati con il Cdc; con noi sicuramente no. Il sindaco e il Pd di Impruneta si sono domandati se la “punizione” di Aramini e Merenda poteva avere conseguenze sul proseguo della legislatura? Il sindaco e il Pd di Impruneta si sono domandati se tenerci fuori nel prendere questa decisione poteva avere conseguenze sul proseguo della legislatura?”.

    “Evidentemente no – rispondono – il Comune è loro, l’amministrazione comunale è loro e loro possono decidere a loro piacimento… ancora per poco, però. Per loro fortuna, però, noi siamo persone serie e, anche se loro non lo meritano, per rispetto dei cittadini di Impruneta, sosterremo l’amministrazione comunale fino alla fine della legislatura, magari togliendosi qualche sassolino dalle scarpe. Lo faremo, però, uscendo dal gruppo consiliare di Impruneta Comune Aperto; per volontà del sindaco e del Pd di Impruneta la coalizione non esiste più”.

    “Certamente però – promettono – i nostri “sì” non saranno per fedeltà assoluta, ma il sindaco se li dovrà guadagnare”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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