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giovedì 25 Aprile 2024
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    L’esplosione di Dudda. Una casa che si sbriciola, per uno dei giorni più brutti del Chianti

    Alla fine di questa giornata tremenda rimangono l'incredulità e il dolore per chi non c'è più. Per chi ancora deve essere trovato. Rimane un moncone di casa, con una persiana rosa

    Oggi è stata una giornata tristissima in Chianti. Tutto è iniziato intorno alle 9, con le prime notizie di un’esplosione nel borgo di Dudda, un gruppo di case poco distante dalla piccola frazione grevigiana.

    Una sorta di frazione della frazione, in quel meraviglioso pulviscolo di vecchie mura e piante di salvia, di campane che suonano e di anime che è la nostra campagna.

    E, via via che arrivavano, le notizie erano sempre peggiori.

    # Esplosione Dudda, crolla una casa. Due uomini estratti senza vita. La donna è ancora dispersa

    # ESCLUSIVA / “Potavo una siepe, ho sentito il botto. E una donna che diceva: Ho caldo, ho caldo”

    Giungiamo alla sera con i corpi di due uomini, di 62 e 64 anni, estratti senza vita dalle macerie di una casa a due piani che si è, letteralmente, sbriciolata.

    E una donna, anche lei di 62 anni, ancora dispersa, per la quale le ricerche non si fermeranno neanche con il buio (qui l’aggiornamento finale).

    Sono infatti arrivate, in questo pugno di case al confine fra il Chianti delle vigne e quello dei boschi, le torri-faro che permetteranno anche le ricerche notturne.

    Si andrà avanti ad oltranza, finché anche lei non verrà trovata. Inutile, purtroppo, dire che sono quasi a zero le speranze che sia sopravvissuta.

    Arriviamo al termine di questa giornata lunghissima, che sembrava non finire mai, straniti. Straniti da uno scenario terribile, quasi da guerra. O terremoto.

    # FOTO / L’esplosione nel Borgo di Dudda, le immagini. Come una guerra o un terremoto

    # VIDEO / Esplosione di Dudda, le immagini dall’elicottero e la ricerca con i cani fra le macerie

    In uno dei luoghi più isolati del Chianti. In cui pace e tranquillità sono una sorta di certezza non scritta.

    Un luogo in cui le porte di tre destini si sono incrociate. Tre destini, ma non solo.

    C’è anche, ad esempio, il proprietario del secondo appartamento andato in pezzi, che stava portando scatoloni in attesa di un trasloco che avrebbe già dovuto essere fatto. E quella casa abitata.

    E che invece l’ha sentita, e vista, sbriciolarsi dal parcheggio lì vicino.

    Sliding doors. Porte della vita che si aprono verso la gioia di una casa sognata, in cui godersi la pensione. E che, per una fatalità, diventano porte verso il baratro. 

    Ci sarà tempo per stabilire i dettagli e le cause di quanto è accaduto. I motivi di tutto ciò. Sarà necessario e doveroso.

    Ma alla fine di questa terribile giornata rimane la necessità di fermarsi un attimo, al di là della cronaca, davanti a un dolore, profondo, per chi non c’è più. Per chi deve essere ancora trovato. Rimane un moncone di casa, con una persiana rosa.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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