Questa mattina abbiamo pubblicato (con relativo post sulla nostra pagina Facebook) una lettera sugli ungulati in Chianti, che il lettore in questione aveva legato alla vicenda del bambino in Sicilia.
Nel senso della pericolositĂ di questi animali selvatici, in particolare se fuori controllo. E in particolare nei confronti dei piĂą piccoli.
Non si trattava di un articolo ma di una lettera al giornale, così indicata (come facciamo sempre) nel post su Facebook e ospitata nello spazio del giornale che abbiamo creato (da anni) appositamente per gli interventi dei nostri lettori, “Lettere & Segnalazioni”. Molto vivo, vivace e frequentato.
E’ stata pubblicata poichĂ© non parlava espressamente della vicenda, che ovviamente non ci compete come linea editoriale. Non era “spettacolarizzante” nei confronti di quella storia, così dolorosa e ancora piena di punti da chiarire.
Una vicenda che peraltro è stata trattata (giornalisticamente) molto spesso ben oltre sopra le righe.
E’ stata però una pubblicazione troppo frettolosa: a volte lavorare online h24, 7/7, 365/365 dĂ come compagna di viaggio la fretta, che non è mai una compagna affidabile.
Per due motivi.
1) Ancora non vi sono certezze ufficiali sui motivi della morte del bambino.
2) La strumentalizzazione di una vicenda del genere (anche se per fini diversi, in questo caso la questione ungulati) non è obbiettivamente nel nostro stile.
E pur essendo una lettera al giornale, non un articolo scritto di nostro pugno, il pubblicarla le dĂ (ovviamente) visibilitĂ .
Quindi abbiamo deciso di toglierla (e di togliere conseguentemente anche il post): quando sbagliamo lo ammettiamo e rimediamo.
In questi anni pensiamo di aver creato con Il Gazzettino del Chianti un luogo importante di confronto, una comunità aperta e plurale, in cui il rapporto con i nostri lettori è quotidiano e continuo.
Fare giornalismo sul web è anche questo: confrontarsi minuto dopo minuto con chi ti legge (oltre che con se stessi).
Ci scusiamo quindi, come è giusto che sia.
Avremmo potuto semplicemente togliere post e lettera dal giornale, senza comunicare alcunché. Ma noi preferiamo fare così: si sbaglia, si corregge, si ammette.
Buona giornata a tutti voi.
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