No, secondo me non è un caso che dietro alla panchina dipinta in rosso, venerdì 23 novembre scorso, nei giardini di piazza della Repubblica a San Casciano, in occasione degli eventi organizzati nell’ambito della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, sia comparso quel bel “graffito” che vedete in foto sopra.
Nell’immediata vicinanza, in rosso, dietro a un simbolo della battaglia contro la violenza sulle donne.
Che dire. Che a un simbolo costruttivo si risponde con un simbolo distruttivo. maleducato. Da vandali. Forse anche qualcosa di peggio.
Mi rivolgo ai genitori: se avete figli che frequentano il paese fategliela una domanda. Se avete il sospetto che possano essere stati loro parlateci, con amore ma anche con fermezza. E fatevi avanti in Comune: si rimedia ripulendo, mettendoci la faccia. Capita di sbagliare, ma è bene stoppare subito. Far capire l’errore.
E se vi sentite rispondere: “Ma non era rivolto alla panchina…” fa lo stesso. Guardate le altre foto. Guardate come vengono ridotti i giardini del Piazzone (e siamo sicuri che non siano solo ragazzini e ragazzine a conciarlo così, sia chiaro).
In alcuni casi ci mette del suo anche chi dovrebbe mantenerli: ma la maggior parte della responsabilità è soprattutto dei frequentatori. Scritte ovunque, panchine con le sedute divelte, sporcizia lasciata in giro, luci incassate nel muro prese presumibilmente a calci, … .
E voglio essere politicamente scorretto, ma quando ci vuole ci vuole: quel “graffito” lasciato in rosso sulle mura del Piazzone qualcuno, probabilmente, ce l’ha in testa.
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