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mercoledì 26 Marzo 2025
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    Alla scoperta del Chianti: itinerari enogastronomici da fare in auto o in moto

    Molti dei luoghi che lo identificano possono essere parte integrante di un itinerario turistico da percorrere in auto o in moto

    Caratterizzato da amene colline e suggestivi borghi medievali, il Chianti è una delle zone dell’entroterra toscano più gettonate da parte dei turisti, in particolare dagli appassionati di enogastronomia.

    In tal senso, il 2024 è stato un anno di segno positivo, almeno stando alle prime indicazioni raccolte da Il Sole 24 Ore: il Chianti Classico sembra aver assorbito meglio di altre etichette le difficoltà del mercato dei vini rossi e “più in generale di una congiuntura generale non certo favorevole“.

    Insomma, il celebre rosso toscano si conferma un’eccellenza della produzione vitivinicola locale, tramandata nei “luoghi” in grado di conservare il proprio fascino senza tempo.

    Molti di questi possono essere parte integrante di un itinerario turistico da percorrere in auto o in moto. Di seguito, vediamo alcune delle opzioni tra le quali scegliere per organizzare un tour del Chianti.

    Accorgimenti prima di mettersi in viaggio

    Per godere a pieno delle bellezze paesaggistiche del Chianti, è opportuno scegliere un itinerario agile e non troppo impegnativo, o comunque adeguato al tempo a disposizione.

    In aggiunta, è bene consultare le previsione meteo, soprattutto se si sceglie di spostarsi in moto; per chi invece, opta per l’auto, il consiglio è di controllare su quali strade sia in vigore l’obbligo di gomme invernali (consultando anzitutto l’ordinanza ANAS dello scorso novembre).

    Altro aspetto da verificare è l’usura del battistrada; se ha raggiunto (o quasi) il limite previsto dalla legge (1,6 mm), gli pneumatici andrebbero sostituiti; per scegliere un’alternativa valida, è possibile consultare un portale specializzato come Euroimport Pneumatici, per confrontare prezzi e valutare i tanti modelli disponibili sul mercato.

    La “Chiantigiana”, la Strada del Vino

    Seguendo la SR222, con partenza da Firenze, è possibile delineare un itinerario che attraversa i luoghi del Chianti Classico, facendo tappa in alcuni dei borghi più suggestivi della zona.

    Il primo è Greve in Chianti, dove oltre al caratteristico centro storico è possibile visitare anche il Museo del Vino; a poca distanza dall’abitato sorte il borgo fortificato di Montefioralle, dove si trova la casa natale di Amerigo Vespucci.

    Il tour prosegue verso Panzano (una frazione di Greve) per poi raggiungere Radda in Chianti, un piccolo abitato che conserva diverse tracce del proprio passato medievale. Da qui si prosegue per Castellina in Chianti, dove si possono ammirare il Castello di Monteranno e la Rocca, contraddistinta da un grande torrione trecentesco.

    Il tour dei castelli

    Percorso alternativo rispetto a quello “classico”, tocca molti dei borghi storici del Chianti; partendo sempre da Firenze, la prima tappa è a Gaiole in Chianti, dove sorge il Castello di Brolio, le cui origini risalgono all’Alto Medioevo.

    Poco distante si trova il Castello di Meleto, dove si produce vino fin dal 13° secolo; dalla sommità della collina che ospita la fortificazione è possibile godere di una suggestiva vista panoramica. Risalendo verso nord, si approda al Castello di Volpaia, una struttura medievale attorno al quale si è sviluppato un borgo fortificato; anche qui, la tradizione del Chianti Classico è dura da secoli e sopravvive ancora oggi.

    L’itinerario si conclude a Greve in Chianti, presso il Castello di Verrazzano, un piccolo borgo di origine etrusca, divenuto poi un insediamento romano; nel 7° secolo il castello divenne di proprietà della famiglia Verrazzano, dove la produzione di vino è attestata fin dal 1150.

    Il Chianti naturalistico

    Il Chianti non è solo vino e borghi medievali; il territorio presenta numerosi luoghi di interesse anche per gli amanti del turismo naturalistico.

    I sentieri del monte del Parco di San Michele (Greve in Chianti) ben si prestano ad escursioni di trekking o in bici; lo stesso dicasi per la Riserva Naturale Bandella, attraversata da una parte del fiume Arno (tra Ponte Buriano e la diga Enel di Levane).

    Infine, è possibile coniugare turismo enogastronomico e naturalisitico visitando Badia a Coltibuono, una ex abbazia trasformata in azienda vinicola.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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