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mercoledì 1 Ottobre 2025
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    L’innalzamento verticale della nostra “soglia di divertimento”

    Lo spunto me l'ha dato la nostra mostra mercato "Il Chianti nelle Mani" che abbiamo organizzato domenica 22 settembre a Impruneta (clicca qui per leggere l'articolo e vedere le foto).

     

    In piazza dell'Impruneta c'erano 21 artigiani con le loro creazioni. Tutte diverse, tutto frutto della loro creatività e manualità. Insomma, ben lontani dalla varia umanità (legittima, per carità) di altri mercati e mercatini che si vedono spesso in giro.

     

    C'erano quattro banchi in cui si poteva mangiare dal lampredotto agli hot dog, dalla trippa alla porchetta (anche quella "ubriaca"), dalla Cinta Senese (con tanto di salsiccia cruda… ahhhhh) alle varie e diverse fritture fatte al momento. Insomma, se si aveva fame… si trovava di che sfamarsi.

     

    Il tutto in un pomeriggio inondato da un fantastico sole settembrino, con centinaia e centinaia di persone in piazza. Insomma, un piacevole pomeriggio in una delle piazze più belle del nostro territorio.

     

    Abbiamo ricevuto tantissimi, tantissimi apprezzamenti e complimenti (e di questo ringrazio tutti) e qualche critica (che prendiamo e teniamo "in saccoccia"): si potevano portare più artigiani, si potevano portare più trippai, …. .

     

    Ovviamente si può fare sempre di più e sempre meglio, ma talvolta io (non so voi) ho come la sensazione che… non ci basti mai. Non voglio essere qualunquista, ma non ci bastano mai il cellulare, l'auto, le scarpe, a volte anche la casa nuova.

     

    Adesso la crisi economica sta rimettendo un po' le aspettative "drogate" al loro posto (mi pare uno dei pochi lati positivi che si possono cogliervi), ma ormai anche sul divertimento siamo diventati bulimici e assuefatti.

     

    E' come se l'assuefazione a certi modelli e a certe aspettative avesse pian piano alzato le nostre soglie, e quello che una volta ci faceva stare bene e divertire con semplicità oggi lo viviamo come un qualcosa che non basta. Anzi, da valutare negativamente con una sorta di scala di giudizio del terzo millennio che forse avrebbe bisogno di essere ri-tarata.

     

    Io su un pomeriggio in piazza all'Impruneta, con un bel sole, bei banchi di artigiani e qualcosa da mettere sotto i denti, ci metto la firma. Sempre… .

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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