L'altra sera, uscendo da casa e chiudendo come sempre porte e finestre, mi sono ritrovato a pensare a cosa potessi fare in più per mettere in atto ulteriori misure preventive per scoraggiare l'accesso dei ladri.
E, subito dopo, mi sono reso conto di essere pesantemente condizionato da tutto quello che sta accadendo in questo periodo nel nostro territorio.
Le forze dell'ordine continuano giustamente a ricordarci che le statistiche non sono drammatiche come in altre aree della provincia di Firenze, ma di sicuro nessuno di noi è tranquillo.
Lo stesso prefetto Luigi Varratta, nel comitato per l'ordine e la sicurezza svoltosi nei giorni scorsi a Impruneta, è stato molto chiaro: “Abbiamo registrato un aumento di furti nelle case, un dato allarmante. E’ una situazione che può destare preoccupazione ed è da seguire con attenzione”.
Queste bande che si muovono a ondate, come le cavallette, prendendo di mira zone specifiche ed entrando in tre-quattro case a sera, ci stanno davvero rendendo la vita più difficile. Più impauriti, più nervosi.
Il nostro giornale raccoglie ormai decine e decine di storie. Tutte con il minimo comun denominatore dei ladri che entrano in assenza dei padroni di casa (se entrassero con le persone dentro, da furto si trasformerebbe in rapina, fattispecie penale più rilevante), spesso attorno all'ora di cena.
Chiudiamo con un appello rivolto ai cittadini: a mettere in atto tutte le contromisure possibili, a dare un occhio benevolo alla casa del vicino se questo è fuori.
E a segnalare alle forze dell'ordine (che stanno facendo un lavoro davvero incessante) qualsiasi movimento strano notino. Auto sospette, persone mai viste prima, … .
Qualsiasi attività di prevenzione e repressione messa in atto dalle forze dell'ordine infatti, pur massiccia che sia, non potrà mai coprire un territorio senza la collaborazione di chi ci vive. Aiutiamoli ad aiutarci.
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