Non è possibile, non è vero. Eppure sì, è così: dopo quell'addio traumatico, nella notte fra il 14 e il 15 febbraio scorsi, quando il suo cuore che pensava colori che non esistevano si è fermato, ci è toccato vedere anche questo.
Lo studio di Giuliano Ghelli, pittore sancascianese, cittadino del mondo nel vero senso della parola, è stato divorato dalle fiamme nel pomeriggio di un giovedì di sole, di primavera.
Uno sfregio, un danno incalcolabile. Non solo economico. L'incendio si è mangiato i suoi colori, quell'aria rarefatta, caotica, colorata, che si respirava in quello studio accanto a casa.
Vi si accedeva, dall'interno, da un piccolo corridoio che dava sul soggiorno e sulla grande cucina e sala da pranzo.
Da qui sono passati in tanti: amici, collezionisti, i bambini che Giuliano faceva venire nel suo studio.
In mezzo al suo mondo fatto di disegni, di colori, ho avuto il privilegio di stare assieme a lui molte volte.
Mi sembra di rivederlo con i suoi vestiti color pastello, giallo, terra di Siena. E quei capelli candidi. Come un fanciullo.
E' un dolore profondo quello che sentono le persone che hanno amato Giuliano e che si trovano a dover affrontare anche questo.
Sabato 10 maggio Giuliano avrebbe compiuto 70 anni: a San Casciano stavano preparando una mostra per celebrarlo.
La faranno lo stesso. Perchè la vita continua. Perchè Giuliano merita tutto il buono che c'è dentro ciascuno di noi.
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