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mercoledì 1 Ottobre 2025
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    Pallonate contro i Loggiati e la chiesa di Impruneta: io la penso… così

    Premessa, non essenziale ma voglio farla in modo che chi legge conosca al meglio possibile chi scrive: non frequento assiduamente le chiese (per adesso, mai dire mai… nella vita), conosco tanti sacerdoti, di molti apprezzo tantissimo lo stile e il contatto con la gente, di altri meno (ma lo stesso vale per i meccanici, i parrucchieri, i… giornalisti).

     

    Li ritengo una voce molto importante all'interno delle nostre comunità, tanto che sul Gazzettino del Chianti fin dal primo giorno una delle sei rubriche è dedicata alle loro riflessioni.

     

    Prima grazie all'impegno e all'entusiasmo del viceparroco della Basilica di Santa Maria all'Impruneta, don Stefano Naldoni, oggi grazie a don Andrea Bigalli, parroco di Sant'Andrea in Percussina e referente di Libera per la Toscana.

     

    Esaurita la premessa, voglio dire la mia su una delle questioni che in questi giorni hanno sollevato un gran dibattito sul nostro giornale, ovvero la lettera scritta dal proposto della Basilica di Santa Maria all'Impruneta, don Luigi Oropallo, al sindaco e al comandate della polizia municipale, in cui si chiede maggiore attenzione al decoro dello spazio antistante la chiesa e nei suoi Loggiati.

     

    In particolare si sottolineano gli schiamazzi e le urla davanti alla chiesa, comprese le pallonate dei bambini sotto ai Loggiati stessi.

     

    Una lettera che ha scatenato, sia sui social network che sul nostro giornale, nell'apposito spazio delle lettere, le opinioni (talvolta molto "colorite") di tanti cittadini.

     

    Punto primo: quando Il Gazzettino pubblica una lettera nell'apposito spazio non vuol dire che ne condivida i pensieri. Il nostro ruolo è quello di far circolare le idee, dare alle persone un luogo in cui esprimersi: dobbiamo ovviamente vigilare che lo facciano con educazione e rispetto reciproco.

     

    Punto secondo: già in occasione della "famosa" festa post vittoria del rione Sant'Antonio criticai la scelta (allora del sindaco di Impruneta) di festeggiare in piazza, davanti alla Basilica, con una festa improvvisata portando la "famosa" Regina Miami, famosissima artista-drag queen (chi volesse rileggersi quell'editoriale lo trova qui).

     

    Ritengo infatti la piazza di Impruneta un luogo da tutelare, sia per la sua bellezza intrinseca, sia per il rispetto dovuto a uno dei Santuari Mariani (la Basilica appunto) più importanti d'Italia che vi si affacciano.

     

    Tutelare ovviamente non vuol dire tenerla sotto una campana di vetro: la piazza è luogo di mercato, di Festa dell'Uva, di Fiera di San Luca, di passaggio e di passeggio. Di spettacoli, di musica.

     

    Cuore pulsante del paese e, spero, un domani possa esserlo ancora di più quando sarà terminata (…) la circonvallazione del paese e si potrà pensare di pedonalizzare.

     

    Penso però che giocare a pallone davanti alla Basilica, tirando pallonate alla chiesa o nei chiostri, sia cosa non accettabile. Sia quando dentro c'è una funzione, sia quando non si svolgono Messe.

     

    Siamo sempre solleciti nel criticare chi crea danni ai monumenti fiorentini, per non parlare (ovviamente senza paragonare le pallonate imprunetine, ci mancherebbe) degli hooligans olandesi che devastarono la Barcaccia a Roma.

     

    Ma le pallonate contro i Loggiati, che ovviamente per i bambini possono rappresentare delle "porte naturali", possono creare danni e non sono rispettose del luogo. Punto.

     

    Quindi c'è da scagliarsi contro i bambini? Certo che no: in questo caso servono due cose. Genitori solleciti nel fargli rispettare il luogo da un lato, ma anche spazi adeguati, raggiungibili e adatti per tirare due "pedate" al pallone dall'altro.

     

    A Impruneta purtroppo questo spazio non c'è. Il Parco della Barazzina è logisticamente complicato (in discesa…) e anche lì spesso il rispetto degli uni con gli altri (cacche di cane comprese) è latitante.

     

    Sui Sassi Neri, la terza piazza, glisserei. L'attuale amministrazione inoltre ne ha deciso uno sviluppo (con le scuole) diverso.

     

    Non entro poi nella polemica atavica a Impruneta sullo spazio antistante la Basilica (tirata fuori da qualcuno anche in questo caso) che fra il martedì sera e il mercoledì mattina è occupato dalle auto in attesa della Messa mattutina del mercoledì di don Luigi Oropallo.

     

    Ho rispetto totale per queste persone e per il ruolo di punto di riferimento per tanti svolto dal proposto della Basilica: di fronte a un afflusso sempre consistente, Basilica e Comune hanno trovato questa soluzione. E a me sinceramente sta bene così.

     

    La Basilica di Santa Maria all'Impruneta è "chiusa" nei confronti dei giovani come dice qualcuno? Non lo so. Ma penso di no. Avrà le sue "aperture" e le sue "chiusure", come in tutte le cose della vita: non sta certo a me giudicare.

     

    Di certo tollerare le pallonate contro i Loggiati e il portone della Basilica non vuol dire aprirsi ai giovani, ma solo alla maleducazione.

     

    Serve buonsenso da parte di tutti. E le cose, poi, diventano sempre meno complicate di quel che si pensa.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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