Scrivo questo editoriale, "approfittando" di questo spazio, per fare gli auguri alla mia bambina, Alice, che proprio oggi, 14 ottobre, compie un anno.
Lo faccio anche all'insaputa di mia moglie Stefania, che magari mi avrebbe dissuaso (o magari no). E perchè vorrei fare una piccola sorpresa anche a lei. E al nostro micio Alfio, che è qui con noi come ogni "mesiversario", per la foto di famiglia (quella che vedete è per l'undicesimo mese…)
Ma anche perchè il primo compleanno di una bimba è, in un certo senso, anche il primo compleanno di una mamma. Ho visto (e vedo ogni giorno) il rapporto speciale, simbiotico, che si instaura fra madre e figlia.
Un legame unico, che i padri hanno il privilegio di poter vedere crescere da vicino. Io ho potuto farlo, posso farlo, con un lavoro "nomade", senza orari nè giorni liberi, di impegno 365 giorni all'anno, che però mi permette spesso di poter lavorare dappertutto. Anche a casa. Anche accanto a mia moglie e mia figlia.
Tensioni e paure nel primo anno? Quante ne volete. Dall'allattamento alle prime febbri, dal capirsi con i nonni (persone speciali che hanno accolto questa bimba con un amore infinito e totale) al capirsi fra neo genitori.
Dal peso che… va bene, ora è ferma, no ora è cresciuta poco, ora va bene… . Allo svezzamento, a… tutto. Non importa che stia a spiegarvelo. A parte la notte (ebbene sì, susciterò qualche invidia): Alice non ci ha mai, e dico mai, fatto perdere un minuto di sonno.
Fino al rientro al lavoro della mamma, che è sempre un momento difficile, che però è stato vissuto da entrambe con naturalezza. Da donna… e piccola donna speciali quali sono.
Oggi, un anno fa, mentre sto scrivendo era nata da pochi minuti: alle 9.14 del 14-10-2014. Data indimenticabile: in ogni senso.
In quella sala travaglio (il parto fu splendido, mia moglie fu speciale, ricordo tutto momento per momento, dalla partenza da casa attorno alle due la notte fino al rientro in camera con la bimba, con infinita dolcezza), mentre l'alba rischiarava la finestra dell'ospedale di Torregalli, l'ho vista per la prima volta.
Il primo bagnetto fatto dall'ostetrica, "la Wanda", che non dimenticheremo mai. Quegli occhi che Alice ha spalancato pochi minuti dopo essere venuta al mondo e che continua, ogni giorno, a spalancare a chiunque le stia intorno.
E il mio lavoro, che amo e che ogni giorno intreccio (come tutti i padri, non parliamo poi delle madri…), e che anche in quei giorni, in quei minuti, intrecciai.
Ricordo che mentre tagliavo il cordone avevo il cellulare impazzito in tasca con mezza Impruneta che mi chiamava, mandava video, messaggi, foto, delle giostre che bruciavano in piazza. Diligentemente, qualche ora dopo, mi ritrovai a scrivere da questo computer mentre Alice e la sua mamma dormivano.
In quel giorno festeggiammo Alice anche sul Gazzettino del Chianti, con un piccolo fiocco rosa sotto la testata. Festeggio questo primo compleanno, faccio questa eccezione e questo strappo alla regola, con queste poche righe. Per la prima e ultima volta (lo giuro).
Spero che fra qualche anno Alice possa leggerle direttamente sul Gazzettino: anche perchè vorrà dire che questa nostra entusiasmante esperienza giornalistica sta andando avanti come lo sta facendo (alla grande) in questo periodo.
Auguri tesoro mio.
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