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lunedì 25 Agosto 2025
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    Gallo Nero e Stati Uniti: un’amicizia ribadita nel consolato USA a Firenze

    Martedì 22 novembre il Gallo Nero e i suoi produttori hanno alzato un calice di Gallo Nero per festeggiare insieme alla comunità americana di Firenze una delle più tradizionali feste americane, il Thanksgiving Day, proprio nell’anno che celebra il trecentesimo compleanno del Chianti Classico.

    Un doppio brindisi a Firenze: il capoluogo toscano ha un rapporto consolidato con gli Stati Uniti d’America, rinsaldato da una forte presenza di cittadini statunitensi, ormai radicata nella vita della città.

    I rapporti del Chianti Classico con gli USA sono storici: l’esploratore Giovanni da Verrazzano, chiantigiano della Val della Greve, fu il primo europeo a entrare nella Baia di New York nel 1524 e a lui è dedicato il Verrazzano Narrows Bridge.

    Filippo Mazzei, di una nobile famiglia di viticoltori di Castellina, nel ‘700 ebbe interessi commerciali e politici negli USA, stabilendosi in Virginia e stringendo rapporti d’amicizia con Thomas Jefferson e Benjamin Franklin.

    Il console generale degli Stati Uniti Abigail M. Rupp, nel corso del suo saluto agli ospiti, ha ringraziato il Consorzio Vino Chianti Classico e le aziende associate per aver contribuito alla serata celebrativa, “Aspettando il Thanksgiving con il Gallo Nero”.

    “Simbolo di convivialità e condivisione, elemento importante nelle relazioni tra Toscana e Stati Uniti – – ha dichiarato il console Rupp – il vino Chianti Classico è un prodotto d’eccellenza della Toscana, una regione che ha visto nel 2015 il valore delle esportazioni negli USA raggiungere i 3,5 miliardi di Euro, segnando un aumento del 16% rispetto all’anno precedente e con l’augurio di vedere questi dati crescere ancora nel 2016.  Il mio augurio, infine, è che i rapporti sociali e commerciali tra USA e Toscana si rafforzino sempre di più, come l’amicizia che dura da tanti secoli e che poggia su radici profonde e su valori condivisi”.

    L’assessore allo sviluppo economico e turismo del Comune di Firenze, Giovanni Bettarini, ha commentato: “Con il Consolato collaboriamo da sempre per facilitare le imprese del territorio negli scambi culturali e commerciali con gli Stati Uniti.  Ma Firenze è legata agli Stati Uniti non solo attraverso le istituzioni e per rapporti commerciali, ma anche per la qualità del turismo”.

    “Gli americani – ha tenuto a sottolineare – sono i primi visitatori di Firenze e anche i più amati, non ultimo anche per la loro capacità di spesa. Oggi ci uniamo alla comunità americana di Firenze brindando con una delle più antiche e apprezzate espressioni enologiche del nostro territorio, il Chianti Classico. Trecento anni fa a Firenze il granduca Cosimo III de’ Medici promulgò il bando che ne consacrava l’eccellenza qualitativa, da tutelare, istituendo il legame tra un prodotto e la sua zona di origine”.

    “Ancora oggi – ha concluso – entro quei confini nasce il vino del Gallo Nero, orgoglio dell’enologia italiana, a cui facciamo gli auguri per i suoi primi tre secoli di storia.”

    Il vicepresidente del Consorzio, Sebastiano Capponi, ha invece sottolineato: “Gli USA sono un luogo dove, “accogliere l’altro” ha un valore fondamentale e per questo motivo è un popolo aperto alle interazioni e agli influssi di altre culture, di cui il bere bene è un valore fondamentale. Oggi il legame con gli USA è più forte che mai: nel 2015 si è riconfermato come il mercato estero più importante per il Chianti Classico, aggiudicandosi il 31% dell’export totale.”

    Le aziende partecipanti alla serata, che hanno offerto i propri Chianti Classico annata, Riserva e Gran Selezione, sono state: Badia a Coltibuono, Banfi, Bibbiano, Bindi Sergardi, Caparsa, Carobbio, Carpineto, Casa di Monte, Casina di Cornia, Castagnoli, Castellare di Castellina, Castello della Paneretta, Castello di Albola, Castello di Gabbiano, Castello di Monsanto, Castello di Verrazzano, Castello di Volpaia, Castello Vicchiomaggio, Cecchi, Fattoria di Corsignano, Fattoria di Montemaggio, Fattoria San Michele a Torri, Il Colombaio di Cencio, Il Molino di Grace, La Sala, Le Filigare, Le Fonti – Panzano, Lecci e Brocchi , L’Orcio a Ca’ di Pesa, Panzanello, Podere Capaccia, Poggio Bonelli , Quercia al Poggio, Renzo Marinai, Rocca delle Macìe, Rocca di Montegrossi, Tenuta del Palagio, Tenuta La Novella, Villa Pomona, Villa Vignamaggio, Villa Calcinaia.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    IL CHIANTI CLASSICO

    Quando si apre una bottiglia di Chianti Classico ci si immerge in una storia che parte da lontano. Nei 70.000 ettari del territorio di produzione del Gallo Nero, uno dei luoghi più affascinanti al mondo. Firenze e Siena delimitano il territorio di produzione.

    Otto comuni: Castellina, Gaiole, Greve e Radda in Chianti per intero e, in parte, quelli di Barberino Tavarnelle, Castelnuovo B.ga, Poggibonsi, San Casciano.

    Un terroir unico per la produzione di vino e olio di qualità; centinaia di etichette garantite dalla DOCG: è vero Chianti Classico solo se sulla fascetta presente sul collo di ogni bottiglia si trova lo storico marchio del Gallo Nero.

    Il Consorzio Vino Chianti Classico conta, ad oggi, oltre 600 produttori associati. In questo spazio racconteremo presente e futuro del vino e dell’olio in questo territorio; storie, strategie, rapporto con il mondo.  Info: www.chianticlassico.com.

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