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lunedì 9 Giugno 2025
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    Festival Grevigiano, un palco che dura un anno: le emozioni dell’edizione 2025, mentre si guarda già al 2026

    Agli archivi da una settimana (vi ricordiamo tutti i vincitori delle categorie principali e speciali) ce lo racconta il direttore artistico Sauro Gori

    GREVE IN CHIANTI – È passata più di una settimana, ma si sente nell’aria ancora l’adrenalina del Festival Grevigiano 2025.

    C’è chi ne parla in fila alla cassa della Coop oppure chi, incontrando per la strada qualcuno che ha cantato sul palco, lo ferma per fargli i complimenti, due risate, e un arrivederci al prossimo anno.

    “Questo è il bello del Festival – dice Sauro Gori, vero e proprio direttore artistico del Festival, oltre che conduttore – una storia bellissima che non finisce mai in quei tre giorni, ma che prosegue per tutto l’anno, fino al successivo Festival”.

    “Questa edizione – prosegue orgoglioso – ha visto una straordinaria partecipazione di pubblico e cantanti. Nonostante alcuni aspetti da migliorare, il successo ha superato ogni aspettativa, confermando l’importanza e il valore di questa manifestazione socio culturale tutta nostra”.

    “Un dato significativo riguarda il sostegno degli sponsor – prosegue Sauro – grazie all’adesione di oltre 60 aziende, il contributo devoluto in favore dell’AVG è aumentato del 20% rispetto agli anni precedenti”.

    “Un risultato che ci rende particolarmente contenti – ammette – e dimostra quanto il Festival sia diventato un appuntamento solidale di rilievo nel panorama locale”.

    “Un aspetto, tra i più apprezzati di questa edizione è stato il ritorno sul palco di artisti storici – racconta ancora Sauro – come Roberto Magini, Massimo Moroni e suo figlio, che hanno regalato momenti di grande emozione. Accanto a loro, i pilastri del Festival – tra cui Enza, Sabino, Antonio, Tonno e Ciolli – hanno garantito una continuità artistica che il pubblico ha accolto con calore”.

    “Guardando al futuro, l’obiettivo è ampliare il parterre degli artisti coinvolti – guarda avanti Sauro – Nuove band e giovani talenti, senza dimenticare il ritorno di figure di spicco che hanno segnato le passate edizioni”.

    “L’entusiasmo dell’organizzazione e del pubblico – sottolinea – è il motore che continuerà a far crescere questa manifestazione, rendendola sempre più un punto di riferimento per la musica e la solidarietà nel territorio di Greve in Chianti”.

    “Ringrazio tutti coloro che si sono impegnati per la buona riuscita del Festival – chiosa Sauro – tutti gli artisti e tutti coloro che hanno fatto parte dell’organizzazione. Sono tantissimi, perciò dirò un grazie a tutti generico, senza l’aiuto di alcuni di loro, non saremmo mai riusciti a mettere in piedi tutto lo spettacolo”.

    “E poi – conclude – un grazie enorme a tutte le persone che sono venute ad assistere alle serate, vedere la sala piena da veramente una grande soddisfazione. Ci vediamo nel 2026!”.

    Qui sotto i vincitori delle categorie principali e di quelle speciali.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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