SAN CASCIANO-TAVARNELLE – Si è emozionato anche il "teutonicissimo" Jan De Haas, amministratore delegato di Laika Caravan: dopo anni di sofferenze, battaglie (anche legali), imprevisti, nella mattina di oggi, martedì 10 giugno, nell'area del Ponterotto in cui sorgerà il nuovo stabilimento è stata finalmente posata la prima pietra.
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DELLA NUOVA LAIKA AL PONTEROTTO
"Una fabbrica – ha detto De Haas durante la presentazione nella "conference room" dell'attuale sede di Sambuca – che sarà importante per Laika ma anche per l'intero gruppo Hymer in sud Europa".
"Non siamo riusciti a trasferirci per il nostro 50esimo compleanno – ha sottolineato – che stiamo festeggiando in questo 2014, poiché le aziende con le quali abbiamo lavorato sono rimaste coinvolte in problemi finanziari. Adesso però abbiamo trovato un nuovo partner e siamo ripartiti da poco tempo con il nuovo stabilimento".
L'incagliamento su due delle imprese scelte per costruire il nuovo stabilimento è stato infatti solo l'ultimo capitolo di una storia, quella del trasferimento di Laika dal Pontenuovo al Ponterotto, che è andata avanti per anni.
E che lo stesso De Haas, sotto la tensotruttura dentro al cantiere, fra le macchine in movimento per i lavori finalmente iniziati, ha ricordato: "E' un momento emozionante, abbiamo superato tanti ostacoli. Cause legali, ritrovamenti etruschi, crisi economica… . Questa è una bella base per il futuro nostro e del territorio intero. La prima pietra verrà posata dove in futuro entreranno gli chassis dei caravan, in segno di buon auspicio".
A spiegare in poche parole, davanti a tutti i vertici di Laika e del gruppo Hymer arrivati per questo momento storico, quello che sarà il nuovo stabilimento, è stato l'amministratore delegato dell'area tecnica Luca Tomasi.
"La nuova fabbrica – ha detto Tomasi – si strutturerà su 30mila metri quadri coperti, 4mila metri quadri di direzionale. Ed è un'occasione straordinaria. La sfida per noi è quella di riempirla di contenuti, di qualità. Riunire i processi in un'unica catena produttiva porterà indubbi vantaggi: non ultimo anche un parco tecnologico all'avanguardia".
"Parliamo di qualità del prodotto – ha concluso – ma anche del lavoro e della vita di chi lavora: del resto come i nostri primi 50 anni, i prossimi 50 saranno fatti dalle persone. Il mercato chiederà sempre di produrre quello che serve e quando serve: unire tutto in un'unica struttura darà garanzie anche in questo senso. Costruiremo uno stabilimento in cui innovare e non subire".
Presenti l'assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini, il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, i sindaci di Tavarnelle (David Baroncelli) e San Casciano (Massimiliano Pescini).
Anche per quest'ultimo, che sulla Laika ha speso molte delle energie nel suo primo mandato, un momento emozionante: "Ma mi emozionerò sicuramente di più – ha confessato sorridendo – quando la pietra ad essere posta sarà… quella finale".
Infine i sindacati, parte fondamentale di tutta la battaglia combattuta affinché la Laika trovasse il suo futuro al Ponterotto.
di Matteo Pucci
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