SAN CASCIANO – La cassa di colore chiaro con sopra un girasole ha attraversato la chiesa della Propositura: attorno, sedute sulle panche e in piedi, tante persone.
Che lunedì 13 luglio hanno voluto essere presenti per dare un ultimo saluto a Mauro Caiani, venuto a mancare all’età di 72 anni, colpito da un male che non ha lasciato scampo a nessuna speranza.
Prima della funzione la moglie Marisa si è alzata andando a depositare accanto al girasole una rosa rossa per poi accarezzare dolcemente la cassa.
Tanta dignità da parte dei familiari, che hanno abbracciato le persone non con le lacrime ma con un tenero sorriso a voler ringraziare l’affetto e la vicinanza ricevuta in questi giorni.
E’ stato don Crispino Otshudiema, sacerdote nella Repubblica Democratica del Congo (per alcuni anni è stato a San Cascian) a officiare il rito.
"Personalmente non ho conosciuto Mauro – ha detto nell’omelia don Crispino – ma sento che in molti in paese l’hanno conosciuto, ognuno ha avuto un rapporto personale con lui. Quando la persona ci è tolta dal nostro affetto, la morte diventa per noi un mistero, ma ecco che la fede ci viene incontro e ci fa capire che il nostro corpo non finirà nella polvere, ma di fronte a Dio. Affidiamo questo nostro fratello al Signore perché lo porti verso la città eterna, perché la sua cittadinanza non è in questo mondo ma predestinato dal battesimo a far parte della grande Famiglia".
Alla fine della funzione un amico di Mauro, rivolgendosi a lui, ha detto: "Ciao Mauro, gli amici di Montespertoli ti salutano e ti ringraziano per il tempo passato insieme, per la tua simpatia, la tua sagacia, per la tua amicizia. Ci mancherai".
Mauro, oltre al suo lavoro di commerciante di balocchi in quello che è stato (ed è tuttora con la nuova gestione) un negozio storico del centro storico di San Casciano, aveva coltivato la passione di prestigiatore.
E durante un convegno di magia a Bologna aveva conosciuto un gruppo di persone di Montespertoli. Da lì nacque questa grande amicizia che per venticinque anni li ha visti sempre insieme, organizzando viaggi all’estero.
"Era il nostro punto di riferimento – dicono – per la cordialità e l’allegria che infondeva nel gruppo. Era nobile d’animo. Una parola però la vogliamo rivolgere anche alla moglie Marisa che l’ha assistito in ogni momento della malattia".
Per volontà dei familiari, sono state raccolte le offerte per l’Hospice di San Felice a Ema e per la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Anche i tanti sancascianesi presenti hanno ricordato Mauro, nell’attività di tipografo in un fondo accanto alla Misericordia, poi come negoziante di balocchi in via IV Novembre e via Roma, per poi trasferitosi in piazza Pierozzi accanto alla torre dell’Orologio.
Negozio che ancora oggi, nonostante abbia cambiato da anni la gestione, rimane la “bottega di' Caiani”. E sono gli stessi che l’hanno rilevato, a essere ben felici che in molti continuino a chiamarlo così.
"Per noi – ci dicono – sia Mauro sia Marisa, sono e rimangono come dei familiari". Tanto che hanno deciso di chiudere in segno di lutto quando hanno appreso della scomparsa di Mauro.
Tra le prime ad andare alla chiesa della Misericordia, dove è stato esposto per due giorni, la madre Giuliana di 99 anni, raccolta e composta nel dolore. Mai avrebbe voluto che ad andarsene prima di lei fosse suo figlio Mauro.
Di lui rimarrà il ricordo del suo sorriso, la sua eleganza. Quando, a braccetto con Marisa, attraversavano la piazza facendo ritorno a casa.
di Antonio Taddei
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