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sabato 20 Aprile 2024
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    Il nonno di Lucrezia Borghi: “Siamo disperati, sarebbe tornata a casa per Pasqua”

    "A Barcellona stava bene. Era buona e studiosa. Le piaceva fare catechismo ai bambini della parrocchia"

    GREVE IN CHIANTI – Chissà lo strazio profondo che sta provando. Chissà cosa può pensare un nonno che, a 83 anni, deve dire addio alla sua nipote di 22.

     

    Franco Borghi è il nonno di Lucrezia, e racconta questi due giorni drammatici che hanno visto prima la paura, poi la certezza di averla persa in quel maledetto incidente con il pullman in Catalogna.

     

    "Ci aveva telefonato dicendo che stava bene a Barcellona però senza dirci altro – dice il nonno – Ma tanto si sapeva che per Pasqua sarebbe rientrata a casa e l'avremmo vista. Invece non tornerà più. Siamo disperati. Sappiamo solo che è morta con le sue amiche con cui studiava".

     

    "Fino a ieri sera sapevamo che era coinvolta in un incidente in Spagna, e nulla di più – aggiunge – Poi nella notte mio figlio e mia nuora sono stati avvisati che era morta e così sono partiti".

     

    Un'odissea anche questa. Problemi per andare in aeroplano, così a babbo Fabrizio (lavora nell'azienda di smaltimento rifiuti Quadrifoglio) e mamma Cecilia (molto conosciuta a Greve, è stata anche titolare di un negozio), e al fidanzato Filippo il ministero degli Esteri ha messo a disposizione un'auto. Che li ha portati a destinazione questa mattina. E lì, purtroppo, hanno dovuto effettuare il riconoscimento della salma.

     

    "Ora per riaverla qui, mi hanno detto che bisogna aspettare", prosegue Franco Borghi. "Lucrezia era buona e studiosa – dice ancora – Le piaceva fare dottrina, catechismo, ai bambini della parrocchia".

     

    A Greve in Chianti vivono anche le due nonne di Lucrezia. Una, molto anziana, nella stessa sua casa, nel centro del paese. Dove da stamani si recano parenti e conoscenti per avere notizie dirette dagli altri familiari. Una lunga e infinita catena di dolore.

     

    Non si sa ancora quando potranno essere riportate in Italia le salme delle sette studentesse. Il Governo ha messo a disposizione un aereo dell' Aeronautica Militare, ma i tempi del rimpatrio – che le famiglie e lo stesso premier Matteo Renzi auspicano il più rapido possibile – potrebbero essere allungati dall' inchiesta aperta dalla magistratura sull'incidente. Le salme si trovano per ora nell'obitorio di Tortosa.

     

    Ricordiamo a chi volesse partecipare, che domani alle 21 la parrocchia, gli ammici e i conoscenti di Lucrezia, hanno organizzato una veglia di preghiera nella chiesa di Santa Croce, nel cuore di Greve in Chianti.

     

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    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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