BAGNO A RIPOLI – La comunicazione relativa al calendario delle prove Invalsi che è arrivata lunedì 10 maggio alle famiglie degli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado “Francesco Redi”, dell’Istituto Comprensivo “Antonino Caponnetto” di Ponte a Niccheri, ha suscitato immediate proteste.
Si legge che gli studenti svolgeranno le prove di valutazione dei livelli di apprendimento di alcune competenze fondamentali in italiano, matematica e inglese, obbligatorie per legge, presso i laboratori dell’Istituto di Istruzione Superiore Gobetti-Volta a Bagno a Ripoli, nelle ore pomeridiane nella settimana dal 17 al 21 maggio.
Le obbiezioni da parte dei genitori per tale decisione non sono mancate: sostengono infatti che svolgendoli nelle ore pomeridiane andranno ad aumentare l’intenso lavoro che già stanno svolgendo i ragazzi in previsione dell’esame, per alcuni studenti si verificherà la coincidenza con l’esame della certificazione DELE di spagnolo.
E, oltretutto, il trasferimento sarà delegato ancora una volta alla disponibilità delle famiglie.
Inoltre è stato contestato il fatto che, come confermato da alcuni docenti, i test non saranno anonimi e l’esito accompagnerà il curriculum dell’alunno alla scuola secondaria.
Spostamento al Gobetti-Volta dovuto anche alle problematiche legate alla connessione, che secondo gli stessi genitori sarebbe potuta essere risolta con l’acquisto di un router.
Obiezioni scritte l’una di seguito all’altra in una lettera che arriverà sulla scrivania della preside Maria Luisa Rainaldi che, intanto, risponde pubblicamente ad alcune. Spiegando le motivazioni delle scelte della scuola.
“La situazione è complessa e ci sono tanti aspetti da considerare – inizia la preside – in primo luogo c’è la dolorosa e annosa questione della linea Adsl della scuola. L’edificio viaggia con tre linee da 20 Mb: una per il laboratorio di informatica distaccato dall’edificio principale, una per la segreteria, una per l’edificio principale. Le linee da 20 Mb sono del tutto insufficienti per far svolgere le prove Invalsi”.
“Soprattutto la prova di inglese – ricorda – richiede una capacità di upload che le linee della scuola non sono in grado di sostenere. Negli anni scorsi i tentativi di far svolgere la prova a scuola non hanno mai avuto successo. Il problema è infrastrutturale e, purtroppo, la zona in cui è ubicato l’edificio non consente di trovare soluzioni migliorative, almeno nel breve termine. Negli anni con il Comune le abbiamo studiate davvero tutte”.
Per quanto riguarda la programmazione degli Invalsi ci dice: “Secondo un primo calendario avevamo cercato di gravare il meno possibile sugli alunni e le famiglie, cercando di far svolgere presso l’Istituto Gobetti-Volta solo la prova di inglese”.
“Avevamo già cominciato – continua Rainaldi – per alcune classi, con le prove di italiano e di matematica, e comunque già in quella fase spesso siamo ricorsi a hotspot mobili per compensare la linea fissa. Purtroppo poi nei giorni scorsi abbiamo avuto un guasto alle linee, che sono state completamente inattive per un giorno intero. Il calendario è saltato e abbiamo dovuto riprogrammare le prove, e così abbiamo deciso di completare tutto al Gobetti”.
“Chiediamo scusa alle famiglie – conclude – ma si tratterà di un solo pomeriggio per qualche classe, due pomeriggi per altre. Purtroppo il laboratorio del Gobetti-Volta è comunque impegnato la mattina e non abbiamo avuto alternative”.
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