CINTOIA (GREVE IN CHIANTI) – Dalla valle di Cintoia, grazie all’attenzione del Comitato di cittadini che qui vivono, arriva la segnalazione a tutti gli uffici preposti della presenza di amianto sul vecchio capannone della ex Fonte Cintoia.
Ci siamo fatti raccontare cosa sta succedendo, cosa è stato fatto e se ci sono già state delle risposte dalle autorità competenti.
“Io vivo, con mia moglie e mia figlia, poco distante dalla ex Fonte Cintoia – parliamo con Davide Biagioni, residente a Cintoia da pochi anni e membro del comitato locale – Facendo conoscenza con gli abitanti, ho iniziato a sentire parlare di possibili pannelli di amianto (eternit) sul tetto del capannone e non solo. Per capire meglio ed avere certezza della presenza oppure no, sono stato con altri residenti a fare un sopralluogo più approfondito”.
“Abbiamo verificato e documentato – spiega – la presenza di pannelli di eternit, su una grande parte del tetto e dello stabilimento industriale; e dei pannelli nel piazzale antistante e non solo. Allargando la verifica abbiamo trovato alcune coperture in eternit anche nella parte della fattoria, su alcuni piccoli edifici, anch’essi abbandonati”.
“Dopo la verifica, con la documentazione fotografica, abbiamo coinvolto Legambiente – dice ancora Biagioni – e poi abbiamo scritto una pec a tutte le autorità competenti. In pochi giorni, siamo stati contattati, e poi hanno fatto un sopralluogo sia i carabinieri forestali, che il Comune di Greve in Chianti, con i tecnici preposti”.
“Verificato anche loro la condizione attuale della zona e del tetto – prosegue nel racconto – il Comune ha fatto richiesta di ripulitura e rimozione, obbligata, dei pannelli che si trovano nel piazzale da parte dei proprietari della fonte. E la consegna di una relazione, fatta da aziende specializzate, sullo stato dei pannelli della copertura”
“Perché come ci hanno spiegato – racconta ancora – i pannelli che non sono sulla copertura vanno rimossi immediatamente, mentre quelli sulla copertura dipende dallo stato di salute degli stessi”.
“Come cittadino e membro del comitato – afferma – mi sembra già un ottimo risultato. Il Comune si è dimostrato solerte nel venire a fare il sopralluogo e nel predisporre la documentazione idonea per fare le richieste urgenti alla proprietà”.
“Adesso ovviamente vedremo la faccenda come si evolverà – conclude – certamente non lasceremo che passi troppo tempo senza che vengano presi i giusti provvedimenti. Inutile ricordare la pericolosità di tali pannelli, sia per noi che viviamo nelle immediate vicinanze, sia per i terreni ed i corsi d’acqua che li ci sono in abbondanza”.
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