GREVE IN CHIANTI – Una gioia indescrivibile quella provata domenica 16 giugno dal giovanissimo grevigiano Riccardo Baldini, che ha tagliato il traguardo davanti a tutti diventando campione regionale Juniores di ciclismo su strada. Il Gazzettino del Chianti lo ha incontrato.
Campione regionale Juniores, complimenti: cosa vuol dire per te aver raggiunto questo risultato?
“Quello di domenica è stato un risultato agognato e spesso sognato che si è poi tramutato in realtĂ . Devo dire che non me lo sarei mai aspettato, visto che nelle gare passate avevo fatto buone prestazioni ma mai brillanti come questa”.
Descriviti un po’ ai nostri lettori Riccardo: etĂ , passioni, grevigiano doc?
“Il 7 agosto compirò 18 anni, e a fine stagione avrò completato il mio settimo anno da ciclista. Non ho molte distrazioni oltre la mia preferita (la bici), preferisco stare in casa a guardarmi un bel film che andare fuori a fumare e fare baldoria. Grevigiano Doc? Sì, e da grevigiano dico che la rivalitĂ con i panzanesi c’è… eccome!”.
Cosa vuol dire per un ragazzo della tua etĂ praticare uno sport come il ciclismo?
“Il ciclismo è una scuola di vita che ti insegna a faticare per raggiungere un grande obiettivo, come si dovrebbe fare in ogni situazione. E’ uno sport che ti forma piĂą psicologicamente che fisicamente, ti aiuta a sfogare la rabbia, insegna i valori giusti, onesti, seri. Aiuta a formare una squadra e a lavorare di gruppo, come ha fatto la formazione di Ponte a Ema a Lucca. Però porta via anche molto tempo, come ad esempio alla scuola”.
E cosa pensi quando leggi tutte le notizie che arrivano a livello di doping?
“Quando leggo queste cose mi arrabbio sicuramente. Le persone che fanno uso di queste sostanze rovinano questo bello sport (chi non ha mai sentito dire “i ciclisti son tutti dopati”?) e inoltre può essere beccata proprio la persona che ti sta simpatica, l’atleta che ti sembra il piĂą affiatato e grintoso. Devo anche dire che il ciclismo è lo sport piĂą controllato: molti ciclisti professionisti vengono svegliati anche all’ alba per i controlli, cosa che non fanno in nessun altro sport. Ricordiamoci che chi cerca trova, ovunque”.
Fatti un augurio per il futuro: qual è il tuo sogno?
“Il mio sogno è di concludere il mio percorso nel migliore modo possibile, senza rimpianti o rimorsi, avendo portato a compimento ogni sfida e realizzato ogni sogno. Cercherò di arrivare il piĂą avanti possibile. Io della bici non posso proprio farne a meno!”.
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