spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 26 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Il paradosso di nonno Silvio

    Silvio ha 98 anni, e vive nel nostro paese, fin da bambine ci capita di passare qualche ora piacevole con lui, durante le quali si prodiga in classici racconti sulla guerra, la libertà, lotte politiche e diritti umani… roba d'altri tempi.

     

    Silvio ha passato talmente tanto tempo con noi che adesso è un po' il nonno di tutte. E' colui che per primo si è rivolto a noi con "discorsi da grandi"; i partiti, il comunismo, il fascismo, la lotta partigiana e alla fine di tante battaglie, la possibilità di scegliere da chi essere rappresentati al governo: IL VOTO!

     

    Silvio, ha fatto la guerra, quella vera, ma a noi non ha mai raccontato nè di sangue nè di morti, piuttosto dell'unica arma che la sua generazione ha voluto lasciare alla nostra: IL LAPISSE.

     

    Quando Silvio dice "il lapisse" alza la mano con tono deciso come se impugnasse una baionetta, e solo lì capisci quello che vuole intendere: la penna con cui si esprime una preferenza alle urne!

    Da qualche settimana una strana frenesia pervadeva Silvio, una nuova (forse l'ultima) possibilità per poter dire la propria opinione e magari contribuire alla scelta di un futuro roseo, non tanto per lui ma quanto per noi. “Dopo un ventennio con quello” ci rassicurava contento “finalmente avrò la mia personale rivincita, e voi la possibilità di un Paese migliore”.

    Il caso ha voluto, che proprio nel weekend elettorale, Silvio si trovasse ricoverato in ospedale (tranquilli, niente di grave…..almeno dentro l'ospedale… perchè fuori la situazione è degenerata).

    Silvio, dopo aver comunque marcato arditamente la sua crocetta dalla corsie dell'ospedale, ha iniziato ad attendere ansioso il verdetto. Il nostro pensiero durante lo spoglio era sì per il paese, ma anche per lui! E ai risultati definitivi allo sconcerto generale si è unita subito la preoccupazione; come gestire la notizia dell'esito elettorale?

    Una volta tornato a casa, è scattata ovviamente la fatidica domanda: "e allora chi ha vinto??? Se n'è andato?". Certo non potevamo deludere le sue aspettative e disintegrare un sogno che negli ultimi vent'anni ha atteso si realizzasse con trepidazione, cullato dalla domanda: "morirò prima io o crollerà il suo governo?".

     

    Non ce l'abbiamo fatta!!! Ad una passo dall'ammissione nessuna di noi è stata in grado di svelare la triste realtà e dopo un silenzio interminabile di tre minuti ed uno sguardo impanicato e disorientato… qualcuna ha esclamato: "Ebbene sì, ce l'abbiamo fatta!!!".

     

    E da lì tutte le nostre forze e la nostra fantasia si sono unite per raccontargli il mondo che voleva. E dopo aver ascoltato per anni le sue "favole", abbiamo deciso di raccontargliene una noi. Ma la nostra era veramente surreale!!

    Che la pantomima abbia inizio.

    Per cominciare ci siamo lasciate andare a piccole ammissioni, nascoste da grandi bugie. Tranquillo Silvio, l'IMU non ti verrà restituita, ma… il Milan è andato in serie B, Balotelli è stato arruolato al servizio militare, Emilio Fede è in una casa di riposo e i canali di Mediaset sono stati oscurati in attesa degli esiti processuali a carico dei suoi dirigenti…

     

    La prossima visita sanitaria la prenoteremo senza interminabili attese e… per finire… potrai finalmente contrattualizzare la tua nuova badante, Silvia Toffanin.

    Dobbiamo ammetterlo, ormai ci avevamo preso la mano e la Repubblica che stavamo creando per nonno Silvio assomigliava sempre di più a quella che sarebbe piaciuta anche a noi.

    Ultimamente siamo pure arrivate a dirgli che lo spred è poco sopra lo zero, i mercati esteri ci sorridono e il debito pubblico totalmente risanato.. anzi, avanziamo pure qualcosa!

    La stampa internazionale ci elogia come esempio di democrazia perfetta e la Grecia è ormai un lontano spauracchio…

    I parlamentari fanno le corse per arrivare ogni mattina in autobus nei loro posti di lavoro e a pranzo divorano velocemente un panino portato da casa.

    Le autoblu sono state devolute ad associazioni di volontariato, i famosi caccia bombardieri sono stati finalmente disdetti e i soldi risparmiati per nuove e più efficienti strutture a servizio dei cittadini…

    Silvio ci guarda con un non velato sospetto; non sappiamo se l'abbiamo davvero convinto o se semplicemente gli piace l'idea di coltivare con noi un sogno.

    Sappiamo benissimo che prima o poi dovremo confessargli la verità, ma forse piace anche a noi crederci.. almeno per un altro po'.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...