Di: Matteo Pucci
TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Simone Geri è un geometra, nato a San Casciano nel 1978: che nel 2009 ha fatto una scelta di vita fondando la Chianti Bike, lungo la via Cassia a Tavarnuzze (www.chiantibike.com).
"Il lavoro scarseggiava nell'edilizia – ci racconta Simone, accanto a lui la moglie e la figlia appena nata – E coì ho deciso di far diventare la mia passione un lavoro. Io volevo fare il meccanico di biciclette fin da ragazzino. Qui faccio vendita, noleggio, riparazione biciclette di ogni tipo: insieme a mio babbo Silvio".
Tradizione e innovazione alla Chiantibike: "Metto in bicicletta le persone tramite un centro biomeccanico – ci spiega Simone – Adesso ad esempio sto aspettando una persona da Perugia che viene per farsi fare una visita ed essere messa in bicicletta con un macchinario specifico".
Poi ci racconta il funzionamento: "Pedali sulla tua bicicletta, una videocaamera ti riprende e poi un programma controlla angoli di braccia e gambe per vedere la postura. In questo modo si è in grado di dare il giusto telaio, spiegare la giusta posizione. Cose che fanno la differenza".
Simone (così come babbo Silvio) in bicicletta ci va. E lo fa sul serio: "Non ho mai corso da bambino, ma mi è sempre piaciuta la bici. Quando sono cresciuto ho iniziato facendo 3.000-4.000 km all'anno. Adesso, da quando ho aperto il negozio, ho iniziato a farne di più. Quanti? Almeno 18mila km all'anno".
E lo si vede bene: Simone è asciutto, con la tipica abbronzatura… da ciclista (da metà braccio in giù). E qui in negozio è nato anche un bel gruppo: "Abbiamo 52 tesserati nel Team Chianti Bike – dice – creato da due anni. Facciamo sia strada che mountain bike, ci divertiamo".
Chiediamo come come si valuta una buona bici da strada: "Già il telaio in carbonio può essere un punto a suo favore. Poi ci sono diversi fattori, ma è partendo da quella base che si costruisce. Le mountain bike? Anche lì una bici buona si inizia a individuare dalle forcelle che monta, dal gruppo-cambio. Lì il telaio non fa la differenza come su quella da strada".
Simone ha imparato anche tutta la parte meccanica: un po' da solo, un po' sul web, un po' con un "maestro" più anziano che gli ha dato alcuni consigli: oggi è capace di costruire, riparare, metterci le mani insomma.
Poi conclude dicendoci che "la gente ancor non ha capito che può usare la bicicletta per fare i piccoli spostamenti, prende l'auto per fare anche duecento metri. Invece in bici ci si guadagna in salute e… in benzina".
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