La riflessione la stavamo facendo da tempo, ma è stata una lettera inviataci domenica 30 giugno da un nostro lettore a darci un ulteriore stimolo e a porre pubblicamente la questione.
Che è la seguente: non è che tutti questi tour di scooter in Chianti, a fronte di un innegabile riscontro economico per le aziende del territorio (in particolare quelle agricole), rappresentano un potenziale problema di sicurezza per la nostra viabilità?
Non bisogna certo fare le valutazioni andando dietro alle notizie di cronaca, visto che la riflessione non deve farsi fuorviare dall'attualità; ma capire quel che accade partendo dai fatti rappresenta sempre un buon punto di partenza.
Ed ecco quindi che nelle ultime settimane si sono replicati un paio di incidenti stradali che devono rappresentare quanto meno un campanello d'allarme. L'11 giugno scorso una turista si è ferita gravemente in un incidente sulla curva del lago di Chiesanuova (nella foto sopra) tanto da richiedere l'intervento dell'elisoccorso Pegaso (clicca qui per leggere l'articolo).
Il secondo incidente è avvenuto domenica 30 giugno, a pochi chilometri dal primo, alla curva del cimitero di Faltignano: in questo caso la donna ferita è stata soccorsa dall'ambulanza della Misericordia di San Casciano (clicca qui per leggere l'articolo).
Siamo consapevoli che gli incidenti stradali capitano a tutti, indistintamente: ognuno di noi è alla mercè della propria distrazione, della sfortuna, del destino (per chi ci crede). Così come non vogliamo certo prosciugare un canale come quello delle comitive di turisti, spesso americani, che vengono nel Chianti a fare dei tour di degustazione.
Ci poniamo però alcune domande: queste persone sono in grado di guidare questi scooter (spesso li vediamo sopra anche in coppia) in un clima di festa come quello di una vacanza in comitiva, lontani da casa migliaia di chilometri? Non si rischia la sottovalutazione del fatto che siamo comunque inseriti in un contesto di traffico locale sempre sostenuto?
E ancora: non è che salire sullo scooter, dopo aver degustato magari qualche bicchiere di vino (ovviamente ci auguriamo che si rimanga sempre nei limiti stabiliti dalla legge), possa rappresentare un rischio per sè stessi e per gli altri?
Immaginiamo, e rimaniamo sempre nell'ambito dell'ovvietà, che per salire su questi scooter le persone abbiano i giusti requisiti di legge (che poi garantiscono anche le coperture assicurative). Ma la questione secondo noi è degna di essere posta all'attenzione: e, dopo le necessarie riflessioni, si potrà tranquillamente rimanere nello stato attuale.
Ma non diamo mai niente per scontato. Vale per le comitive di turisti in scooter come per tante altre questioni che riguardano ogni giorno la nostra vita: la riflessione è sempre una forma di prevenzione.
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