Di: Matteo Pucci
Un'amicizia nata fra le porcellane e la ceramica, diventata non solo una piccola avventura imprenditoriale, ma anche un qualcosa di impresso fin… nel nome. Si chiamano infatti "Ceramìche", con l'accento sulla "i": una dichiarazione d'intenti fin dall'inizio che non può certo passare inosservata.
"Siamo due ceramiste – ci raccontano Cristiana Manuelli e Susanna Lapiccirella – Il nostro incontro è avvenuto circa quattro anni fa presso una piccola ditta di grès e ceramica nei pressi di Barberino Val d'Elsa, dove ambedue abbiamo lavorato per qualche anno. Là è nata la nostra amicizia, e dopo qualche tempo, dato che non eravamo soddisfatte delle condizioni lavorative, all'inizio del 2012 abbiamo deciso di gettarci nella grande avventura di aprire un laboratorio per conto nostro".
Una sfida di quelle vere, con tutte le incognite del caso: un'amicizia nata sui banchi del lavoro quotidiano, fra sogni e confidenze. Che sboccia in qualcosa di nuovo, avventuroso, stimolante.
"Tutte e due – proseguono – siamo madri di famiglia, per cui non è stato semplice riuscire a coniugare gli impegni familiari con l'impegno di tempo e di energia che richiede un'impresa in proprio. Il laboratorio si trova a Noce, piccola frazione di Tavarnelle: la ditta l'abbiamo battezzata Ceramìche, proprio perchè nata sotto il segno di una bella amicizia".
Un piccolo gioco di parole che però rende davvero l'idea: Cristiana e Susanna sono molto legate, e questo legame si vede anche in quella che è la loro filosofia. Tutta all'insegna della massima naturalità e originalità.
"L'idea conduttrice della nostra produzione – spiegano – è quella di creare oggetti d'uso familiare completamente realizzati e decorati a mano. La lavorazione dell'argilla è realizzata In parte al tornio elettrico e in parte semplicemente a mano, con una lavorazione chiamata "a pizzicotto". Per cui gli oggetti risultano essere lievemente irregolari e acquistano ognuno una loro personalità risultando particolarmente affascinanti".
"Anche per i decori – sottolineano – abbiamo scelto una linea che in parte si riallaccia alla tradizione della ceramica medievale e in parte si rifà agli elementi del nostro territorio. Ma sempre lasciando spazio a nuove idee e alla ricerca di decori originali".
Poi c'è la parte più ostica, non solo per loro ma per ogni azienda, dalla più piccola alla multinazionale: quella commerciale. Il prodotto, pur potendo essere anche il migliore e il più bello del mondo, deve avere un suo spazio sul mercato. Le nostre Ceramìche lo sanno bene, e anche in questo senso stanno lavorando con grande passione e prospettiva.
"All'inizio della nostra attività – raccontano ancora Susanna e Cristiana – il nostro unico introito è venuto dai mercati artigianali nelle piazze delle città e dei paesi, come quelli di Greve in Chianti o di Firenze. Poi, grazie al passaparola e a una bella rete di amicizie, abbiamo infine trovato alcuni negozi nel territorio che hanno molto apprezzato il nostro lavoro e la nostra ricerca. E che quindi vendono i nostri oggetti: la scommessa è cercare ancora altri sbocchi commerciali per incrementare la nostra attività".
"Certo – concludono – è una bella soddisfazione essere partite con soltanto un piccolo forno e un laboratorio in casa ed essere arrivate dopo un anno e in tempo di crisi a cavarcela con le spese guadagnando anche qualcosa! Un'altra attività che abbiamo messo in ponte già da questo mese sono i corsi per chi si vuole avvicinare alla ceramica: li terremo presso la Fondazione Conti a Fiesole, luogo bellissimo dove si tengono corsi di vario genere. Per il futuro speriamo ardentemente di poterci spostare in un laboratorio più grande dato che il nostro è molto piccolo e magari poterci permettere un vero stipendio".
In bocca al lupo amiche della (e nella) ceramica. Sul web le trovate sul sito www.macrisula.it; per chi le volesse incontrare "live", può farlo domenica 7 aprile a Bagno a Ripoli (Giardino I Ponti del capoluogo) e domenica 21 aprile a "Fiori & Pittori" a San Casciano.
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