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martedì 30 Settembre 2025
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    Quell’immagine di Dario Cecchini “in panciolle” che proprio… non esiste

    Premessa: non è mia intenzione "difendere" Dario Cecchini. Primo: non ne avrei nessun motivo. Secondo: Dario non ha certo bisogno di essere difeso dal sottoscritto.

     

    Ma difeso da cosa? Mi è capitato in questi giorni di leggere un articolo dal titolo "Dario Cecchini il mito di Panzano in Chianti è finito".

     

    Pubblicato su braciamiancora.com, giornale che si occupa in particolare (come si evince dal titolo) anche e soprattutto di ciccia.

     

    Il giornalista che ha redatto l'articolo ha, in piena libertà, stroncato su vari livelli l'attività di Dario in quel di Panzano in Chianti.

     

    Definendola ormai "solo da turisti" (come se i turisti fossero tutti un branco di scemi che bivaccano senza senso), "un copione ben studiato che da solo non basta".

     

    E via a elencare tutta una serie di "parametri" sulla base dei quali Dario sarebbe ormai "un'ombra sbiadita senza sale grosso". Eh sì, perchè uno dei "delitti" è quello di mettere in tavola il suo misto aromatico e non il sale grosso.

     

    Vado spesso a mangiare da Dario. Mi capita spesso di portarci amici, colleghi, clienti. Tutta gente del territorio, nessun turista. Tutti si sono sempre alzati piacevolmente colpiti dall'esperienza. Che è un mix fra ambiente, persone, cibo.

     

    Si mangia meglio la bistecca altrove? E che diamine, ognuno avrà la sua preferita. C'è chi la propone di chianina… massaggiata a mano e coccolata al suono di Mozart, mentre da lui la chianina è solo una parte e il resto arriva dalla Spagna? Bene, siamo d'accordo.

     

    Per inciso, non guasta ricordarlo, ogni mese in quel di Panzano in Chianti (che non è proprio New York e nemmeno il centro storico di Firenze) salgono migliaia di persone. Grazie alle quali Dario firma ogni mese oltre 30 buste paga.

     

    Se qualcuno avesse un retro pensiero del genere… "Ecco, questo scrive perchè il Cecchini fa pubblicità sui suoi giornali" può toglierselo subito dalla testa. Dario non ha mai pagato un euro in pubblicità. A nessuno.

     

    Ma, si dirà, il giornalista della testata specializzata in ciccia ha tutto il diritto di criticare. Certo, non saremo proprio noi che di mestiere facciamo giornali a dire di no!

     

    Leggendo quell'articolo però si ha una strana sensazione: ovvero che si "spari" addosso al bersaglio-Cecchini, che è un bersaglio bello grosso, più che altro per attrarre attenzione. Sensazione giusta? Sbagliata? Chi lo sa. Noi l'abbiamo avuta.

     

    Corroborata da un passaggio quasi… comico dell'articolo. Visto che basta conoscere Dario un minimo per capire che proprio… non ci siamo.

     

    "Mettendoci nei panni di Cecchini – si legge – ci viene anche difficile biasimarlo: ha trovato la formula giusta, quella che gli riempie il locale, il mondo lo conosce, vive oramai in panciolle coccolato dalla sua notorietà nel suo piccolo regno di Panzano. Perchè dovrebbe cambiare?".

     

    In panciolle? Ho letto bene? Dario Cecchini? Viene da sorridere solo a pensarlo così.

     

    Lui sicuramente si sarà fatto una selle sue grasse risate: magari fra uno scalo a New Orleans e una coincidenza con il Canada. E in agenda la Germania, la Svizzera, il Giappone… .

     

    Perchè per portare migliaia di persone a Panzano ogni mese, da tutto il mondo, il mondo bisogna girarlo. E Dario lo fa da anni. Con il sorriso e l'entusiasmo di un adolescente.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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