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mercoledì 1 Ottobre 2025
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    Il Giro d’Italia nel Chianti Classico: mancano solo… 8 mesi

    Martedì 15 settembre mancheranno ufficialmente otto mesi tondi tondi alla partenza del primo ciclista da Radda in Chianti per la cronometro (la Chianti Classico Stage) del Giro d'Italia 2016.

     

    Una cronometro che, molti ormai lo sapranno, si correrà per tutti i suoi 40,4 km nel territorio del Chianti Classico. Con arrivo nella splendida piazza Matteotti a Greve in Chianti.

     

    Il frutto di una convergenza fra l'organizzazione del Giro d'Italia, che ha capito la bellezza di questo territorio come cornice a quella che sarà forse la tappa più importante di tutto il Giro; e la volontà del Consorzio Vino Chianti Classico, che sostenendo l'iniziativa metterà un tassello non da poco alle celebrazioni (nel 2016) dei 300 anni della denominazione.

     

    Ho aspettato alcuni giorni dopo l'ufficializzazione della tappa (7 settembre), per fare alcune riflessioni. Riflessioni che oggi si possono giovare di pareri e opinioni raccolte in giro, e che sposano in toto il mio entusiasmo per questo evento storico.

     

    Sì, sarà un evento storico. Chi ancora non riesce a capirne le dimensioni dovrà farlo alla svelta. Perchè come tutti gli eventi storici, ci sarà una fase di preparazione a cui tutti noi dovremo partecipare attivamente.

     

    Chi impegnandosi direttamente (penso ad esempio ai Comuni). Chi, magari, "sopportando" qualche inevitabile disagio che la preparazione porterà con sè.

     

    E' un evento di carattere mondiale, che metterà in vetrina il nostro Chianti Classico (inteso come territorio), che riguarderà tutti i comuni (anche quelli in cui non passa la tappa), che ci porterà per ore e ore sugli schermi televisivi di tutto il mondo.

     

    Che porterà un indotto importante in quei giorni. E che, lo spero, porterà un indotto importante nei mesi a venire, con il riflusso positivo di questo grande "spot su due ruote" in giro per tutto il mondo.

     

    Io, sinceramente, sono molto emozionato: sarà perchè, ormai 14 anni fa, mi sono laureato con una tesi di laure sulla storia della Gazzetta dello sport, leggendomi tutti (e non è un modo di dire) i giornali usciti dal 3 aprile 1896 al 2001.

     

    Sarà perchè il binomio Chianti Classico (inteso come territorio ma anche come vino) e bicicletta ha già dato ampi segnali di buon funzionamento.

     

    Ma sapere che sulle nostre strade, che ogni giorno percorro per lavoro e per diletto, sfrecceranno i corridori della corsa in rosa mi mette una strana euforia in circolo.

     

    Spero faccia lo stesso effetto a tutti: allora via… mancano solo otto mesi al Giro d'Italia nel Chianti Classico!

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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